Gela. “Oggi, il Comune di Gela ha nuovamente conferito nell’impianto di compostaggio, ma solo in via eccezionale. Da domani, e per le prossime due settimane, verrà sospeso ogni conferimento da Gela”. Il responsabile tecnico dell’impianto di Brucazzi, l’ingegnere Sergio Montagnino, conferma che anche questa mattina la frazione organica è arrivata al compostaggio, nonostante l’intesa che Palazzo di Città ha stretto con la Dusty srl, per il trasferimento fuori Regione, almeno per le prossime settimane. Pare che i primi viaggi fuori dai confini dell’isola partiranno probabilmente da domani, anche se nell’intesa la data indicata era quella del 24 agosto. Il trasporto fuori Regione è l’ultima mossa che il municipio ha varato, nel tentativo di evitare una vera e propria emergenza per la frazione organica, che non si riesce a smaltire per intero né attraverso le piattaforme private di Kalat e Raco né con il compostaggio di Brucazzi. “I prossimi quindici giorni – aggiunge Montagnino – serviranno a riequilibrare il sistema. Per gli altri Comuni non cambia nulla, purché rispettino i quantitativi previsti. Non possiamo rischiare di bloccare l’impianto”.
Smaltire per intero almeno ottocento tonnellate mensili (questi sono gli attuali numeri della frazione organica prodotta in città) sta diventando molto complesso e la presenza dei rifiuti in strada è sintomo delle difficoltà. Un supporto ulteriore arriverà dalla piattaforma di Timpazzo. La società in house “Impianti Srr” sta completando l’iter per l’affidamento dei lavori di un impianto mobile, che potrà trattare l’umido. “Gli atti di gara sono stati trasmessi alla Cuc – spiega l’amministratore Giovanna Picone – abbiamo già effettuato la fase di preselezione e definito il capitolato. La Cuc sceglierà il contraente, che poi si occuperà dei lavori. Abbiamo tutte le infrastrutture necessarie e quindi non saranno attività che richiederanno troppo tempo. La Regione ci ha chiesto di dare un supporto e lo stiamo facendo. Lavoriamo di comune accordo”. L’impianto mobile potrebbe rappresentare un’ulteriore via di fuga per lo smaltimento della frazione organica, contribuendo ad evitare che la filiera locale dei rifiuti possa intasarsi, con conseguenze ulteriori. “Stiamo andando avanti in maniera efficiente – aggiunge l’ingegnere Picone – bisogna sempre ricordare che Timpazzo e l’impiantistica locale sono comunque sistemi regionali e non di pertinenza dei singoli Comuni. E’ chiaro che la priorità spetta al territorio, ma dobbiamo essere sempre pronti davanti a nuove richieste. Io seguo delle disposizioni che arrivano dalla Regione e siamo sempre a disposizione”. Da alcuni mesi, nella piattaforma di Timpazzo conferiscono diversi Comuni della provincia di Catania e a breve potrebbero arrivare i mezzi di Enna, dato che per un certo periodo la discarica di riferimento di quel territorio verrà fermata, per interventi di tipo tecnico.