Rifiuti, nuovi equilibri interni in Ato e Srr: si apre corsa “politica” per la guida

 
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Il presidente della Regione Nello Musumeci e i sindaci di Ato e Srr all'inaugurazione del Tmb

Gela. Il fronte dei rifiuti rimane fortemente instabile. L’appalto per il lotto locale non è stato ancora assegnato, dopo cinque procedure andate deserte, e si è aggiunta l’emergenza dei conferimenti della frazione organica, che da domani (almeno per le prossime sei settimane) verranno trasferiti fuori Regione, dopo l’accordo concluso da Palazzo di Città con un’azienda che farà da intermediaria. Negli scorsi mesi, la magistratura ha autorizzato una serie di perquisizioni, per acquisire atti sulla procedura di gara non assegnata. Allo stesso tempo, il territorio può comunque contare su una filiera impiantistica, che sta consentendo di arginare un’eventuale emergenza conclamata. Le prossime settimane saranno decisive anche per ridisegnare l’assetto “politico” del sistema rifiuti locale. Ad inizio settembre, i soci dell’Ato Cl2 (ovvero i sindaci del Comuni dell’ambito) dovranno trovare un’intesa sul successore del commissario liquidatore Giuseppe Panebianco, che da tempo ha presentato le dimissioni, dopo aver accettato l’incarico di amministratore della “Catanzaro Costruzioni”, l’azienda proprietaria della discarica agrigentina di Siculiana. L’assemblea Ato ha “congelato” l’addio dell’avvocato e quello del responsabile tecnico, l’ingegnere Sergio Montagnino. Non c’è ancora un vero accordo complessivo sul successore e probabilmente molto passerà dalla volontà del sindaco Lucio Greco, dato che il Comune di Gela ha in mano le quote societarie più pesanti. Inutile nascondere che dal nome del successore di Panebianco si comprenderanno gli equilibri interni all’Ato, che ha avviato azioni giudiziarie contro il Comune di Gela, nel tentativo di ottenere crediti milionari, assai superiori ai sedici milioni di euro. Una situazione che probabilmente verrà replicata al tavolo della Srr4. L’attuale presidente, il sindaco di Riesi Salvatore Chiantia, ha già fatto sapere che lascerà l’incarico dall’1 settembre. Non ci saranno ripensamenti, come invece accaduto poco tempo fa, quando Chiantia scelse di rimanere, nonostante avesse già spiegato che per ragioni istituzionali e lavorative non poteva più continuare a seguire da presidente anche le sorti della Srr. In questo caso, toccherà ad un altro sindaco prendere il posto.

Greco, lo scorso anno, scelse di sostenere l’intesa che portò il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti a guidare l’Assemblea territoriale idrica, che a breve dovrebbe iniziare a prendere in mano le redini di un servizio deficitario da ogni punto di vista. Alla Srr, invece, potrebbe profilarsi una situazione differente, con l’assenso all’eventuale presidenza di Greco? Il sindaco, ad oggi, non ha mai fatto riferimento pubblicamente al futuro della Srr. Il Comune di Gela, però, rimane quello più grande dell’intero ambito e gestisce la parte più consistente delle partecipazioni. Vedere Greco alla guida della Srr potrebbe essere uno dei possibili epiloghi, anche se non è scontato. L’emergenza per il conferimento della frazione organica, lo ha spinto a firmare un’ordinanza d’urgenza, così da permettere un uso senza troppi limiti dell’impianto di compostaggio di Brucazzi. Un passo che ha poi spinto i tecnici Ato a bloccare il sistema, causando enormi malumori tra i sindaci degli altri Comuni, che non hanno apprezzato la mossa di Greco. Sono tutte “credenziali” che verranno messe sui tavoli di Ato e Srr, in attesa di conoscere l’esito finale, anche sugli incarichi tecnici e professionali ancora a disposizione.

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