Gela. Non si è mai sbloccata la vicenda occupazionale dei sette operai, ex Trainito Costruzioni, rimasti fuori dall’indotto di Enimed, dopo anni di servizio. Per loro, non c’è più posto. Questa mattina, sono ritornati in sit-in e i sindacati del settore edile di Fillea e Filca chiedono trasparenza non solo alle aziende che hanno operato insieme a Trainito Costruzioni, ma sopratuttot ad Enimed. “Accade che ci sono ditte che pur di non assumere questi lavoratori – spiegano i segretari Francesco Cosca e Francesco Sudano – fanno entrare camionisti che eseguono lavoro edili e idraulici che eseguono lavori di verniciatura. Ma Enimed è cieca oppure è complice silenziosa? È questo il sistema che per decenni ha caratterizzato la gestione degli appalti in Enimed? Ognuno può fare ciò che vuole e non esiste un momento per definire criteri, priorità sociali, esigenze oggettive, applicazione permanente della norma non scritta del buon senso?”. Secondo il sindacato, sono di fatto violate le regole, senza che ci sia il rispetto di norme e accordi.
“C’è una gara alla furbizia che non ha precedenti e in questa gara gli unici che si fanno male sono proprio i lavotarori rimasti senza occupazione. Si vuol far credere – continuano – che non esista il passaggio da un’azienda all’altra, che non esistono accordi e protocolli. Se così è, ognuno è libero di fare ciò che vuole, anche di chiedere gli elenchi nominativi dei lavoratori assunti, per capire se per caso i cognomi sono uguali a quelli dei dipendenti Enimed che hanno il ruolo di controllare le ditte in tutte le fasi di lavorazione previste nell’appalto”. Valutazioni dure, quelle dei sindacati, che non escludono una possibile priorità data ad assunzioni di “favore”. Anche all’incontro in programma con il sindaco Lucio Greco, i vertici di Enimed hanno scelto di non partecipare. “Può un amministratore delegato Enimed, di una società a capitale pubblico, snobbare la convocazione del sindaco del Comune che ospita l’azienda che lo ha nominato? Per noi tutto questo è strano, molto strano tanto che non indietreggeremo nel manifestare il nostro dissenso a questa condotta – concludono i segretari – e insistiamo che i lavorativi ex Trainito, cioè sette persone, devono trovare occupazione”. Il sit-in pacifico riprenderà da lunedì.