Gela. La preoccupazione era stata avanzata di recente anche dai sindacati del settore, che attendono un cronoprogramma preciso per l’investimento “Argo-Cassiopea” di Eni, la parte finanziariamente più consistente del protocollo di intesa di sei anni fa. Per l’ex consigliere comunale Vincenzo Cirignotta, a rischio sarebbero anche le gare d’appalto del progetto della base gas. “L’ennesimo colpo mortale sta per essere inferto ad un territorio che negli ultimi anni registra un continuo taglio di finanziamenti pubblici – dice – una parte consistente di investimenti previsti nel protocollo di intesa del 6 novembre 2014 è a rischio, con conseguenze nefaste per lo sviluppo economico ed occupazionale del comprensorio. Invito il sindaco ad intervenire, scongiurando la cancellazione di un investimento vitale per la nostra città. Non è più accettabile che il territorio subisca una serie di tagli di risorse, sia pubbliche che private, nell’indifferenza della classe politica locale. Si mettano da parte le appartenenze politiche e si faccia fronte comune a difesa del nostro territorio. Il sindaco inviti Eni ad un confronto serio e schietto sullo stato di attuazione del protocollo di intesa. Si dica basta a ritardi, sospensioni e cancellazioni. La città non può più aspettare”. Il rischio di cancellazione delle gare d’appalto, che rappresenterebbe quasi l’addio al progetto, viene però escluso direttamente da Eni.
“Eni conferma la volontà di proseguire il progetto “Argo-Cassiopea” sulla base di un nuovo cronoprogramma – fanno sapere fonti ufficiali dell’azienda – il ritardo nell’ottenimento della proroga Via e la pandemia da Covid-19 hanno, infatti, reso necessaria una ripianificazione dei tempi di realizzazione e un’ottimizzazione delle attività del progetto. In tale contesto, è stata intrapresa la rinegoziazione dei contratti in essere con revisione delle tempistiche di fornitura ed esecuzione e il rilancio di nuove gare per gli appalti non aggiudicati a partire dai prossimi mesi”. Le gare si faranno e il progetto della base a terra continua ad essere strategico per Eni, anche sotto un profilo occupazionale.