Gela. Una decisione che ha scatenato un putiferio. La Questura di Caltanissetta e l’Osservatorio del Ministero degli Interni hanno vietato la trasferta ai tifosi del Gela Calcio in occasione del derby di Prima categoria che si giocherà domenica al Marco Tomaselli contro l’Atletico Caltanissetta.
Soltanto i nisseni residenti nel capoluogo, muniti di biglietto, acquistabile solo in prevendita, potranno assistere alla partita di prima Atletico Caltanissetta-Gela. Il presidente del Gela, Angelo Tuccio, lo ritiene una offesa alla città, e non solo ai tifosi ed alla società. “Domenica non presenterò la squadra al Tomaselli – ha tuonato – è una decisione che non sta né in cielo né in terra. I nostri tifosi sono stati esemplari in ogni partita. Questo divieto danneggia solo noi, visto che i nostri avversari non hanno seguito”. Il 22 dicembre, in occasione del derby tutto gelese tra Gela e Macchitella al Presti confluirono 2000 tifosi, un record per la Prima categoria.
Il botteghino del “Tomaselli” domenica 5 gennaio resterà chiuso. L’Atletico Caltanissetta ha fatto pervenire una nota in cui “si scusa con il Gela calcio, con i tifosi e con tutta la città di Gela informando che tale decisione scaturisce solo da valutazioni effettuate dalla questura nissena e si rammarica di non potere ospitare i tifosi sia nisseni (non muniti di biglietto) che gelesi”.
Gli ultrà si erano già organizzati noleggiando un pullman. Erano previsti almeno cento tifosi, se non più. Decisione quanto mai inaspettata, visto che non esistono precedenti tra i due club e che dal punto di vista disciplinare i tifosi del Gela, sempre presenti in tutte le trasferte, non hanno creato mai problemi. L’aspetto curioso riguarda anche i pericoli. Ci chiediamo quali pericoli visto che a seguire l’Atletico Caltanissetta sono pochi intimi e i pochi seguaci del calcio nisseno hanno dirottato le attenzioni a squadre di Seconda o Terza categoria, ma non all’Atletico Caltanissetta.