Tragedia Lampedusa: Sei salme, sei fratelli da oggi riposano al cimitero Farello

 
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Gela. Una cerimonia semplice, intensa e carica di emozioni ha accompagnato la sepoltura delle sei salme dei profughi scomparsi nella tragedia di Lampedusa, che da oggi riposano nel Cimitero Comunale di Farello.

Le salme sono state seppellite in terra con la testa verso la Mecca, nel pieno rispetto della religione islamica. le vittime del naufragio sono state seppellite accanto ai profughi morti sulla spiaggia di Gela nello sbarco del 2005.

Presenti alla cerimonia il sindaco Angelo Fasulo, il Vicario Foraneo Grazio Alabiso e l’Imam della Moschea di Catania Mufid Abu Touq. Accanto a loro diversi rappresentanti dell’Amministrazione e una delegazione di studenti dell’Istituto Alberghiero guidati dalla Dirigente Angela Scaglione.

A commemorare le vittime non sono voluti mancare neanche i migranti, Somali Eritrei e Pakistani, ospitati in alcune strutture d’accoglienza della città. Per loro l’AST ha messo a disposizione gratuitamente un pullman che li ha accompagnati al cimitero.

Molto toccante il momento della preghiera, una prima parte dedicata al rito Cattolico e una seconda parte dedicata al rito musulmano, chiuso da un lungo abbraccio tra Monsignor Alabiso e l’Imam Touq. Un forte messaggio di apertura al dialogo e di accoglienza.

La cerimonia si è chiusa con la tumulazione, eseguita dai migranti presenti che, accompagnati da una preghiera islamica, si sono dati il cambio con pale e vanghe per completare la sepoltura.

“Avremmo voluto accogliere questi nostri fratelli diversamente, da vivi, per offrire loro almeno un briciolo di quella speranza che speravano di trovare dall’altra parte del mare –ha detto il sindaco Angelo Fasulo- Oggi i loro corpi senza vita sono qui a farci da monito, non é più tempo dell’odio o dell’indifferenza. Bisogna lavorare per migliorare leggi e procedure di accoglienza. Per garantire a chi scappa da miseria e guerra un’accoglienza dignitosa. Voglio ringraziare Monsignor Grazio Alabiso e l’Imam Mufid Abu Touq per il forte messaggio di speranza che oggi ci hanno trasmesso. La Fede in Dio e il rispetto per gli uomini, per le loro diversità, uniscono i popoli”.

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