Gela. La città di Gela si unisce ad altre realtà che hanno deciso di dare un segnale concreto di solidarietà alla tragedia di Lampedusa. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di ospitare nel proprio cimitero dieci salme dei migranti scomparsi nel mar Mediterraneo.
“È un atto dovuto, non un semplice segno di solidarietà – ha spiegato il sindaco Angelo Fasulo – È un nostro preciso dovere garantire una degna sepoltura a questi uomini, donne e bambini scappati via dalla guerra, dalla fame e dalla disperazione, ai quali la vita è stata strappata in modo così crudele”. “Oggi accogliamo tristemente i morti, pienamente coscienti – ha aggiunto il primo cittadino – che bisogna mettersi al lavoro domani per un Mediterraneo di Pace dove accogliere dignitosamente i vivi e per far sì che tragedie del genere non abbiano mai più a ripetersi”.
Nello stesso cimitero sono sepolti anche undici immigrati morti durante uno sbarco nella notte dell’11 settembre del 2005 in contrada De Susino. Erano tutti quanti uomini e di età comprese fra i 18 e i 22 anni, anche se alcuni sembravano ancora più giovani. Morirono per annegamento dopo essere stati gettati in acqua.