Gela. I controlli previsti, pochi e senza la necessaria efficacia, non hanno prodotto effetti, almeno fino ad ora. Lungo il litorale, tende e falò notturni si sono susseguiti e già questa mattina le conseguenze si sono viste tutte, a cominciare da Manfria, zona tra le più battute dai giovani. Il presidente dell’associazione “Viviamo Manfria” Antonio Cuvato lo ha denunciato sul suo profilo facebook, dopo una prima ricognizione in spiaggia.
“Passerelle in legno bruciate insieme a plastica, rifiuti e vetro ovunque in spiaggia, stanotte ragazzini in ambulanza, gruppi elettrogeni a benzina vicino falò – scrive – e tutto questo con l’aggravante Covid. Molti cittadini sostengono di aver chiamato vigili e capitaneria per controllare in spiaggia ma non si è visto nessuno. A cosa serve l’ordinanza del sindaco Lucio Greco?”. Tutto come sempre, con nessuna prevenzione e la spiaggia deturpata. “Personalmente – continua – sono indeciso se pulire la spiaggia, con altri cittadini che hanno dato disponibilità, o lasciare tutto “visibile” in attesa che provveda Tekra, perché magari forse solo così amministratori e cittadini potranno rendersi conto”. Violazioni che si sono verificate anche a poca distanza dall’abitazione estiva del primo cittadino.