Gela. Scarichi fognari lungo l’alveo del fiume Gela. La denuncia viene rilanciata, anche sulla sua pagina facebook personale, da Emanuele Amato, dell’associazione “Amici della Terra-Gela”. Nelle ultime ore, sono arrivate diverse segnalazioni da chi frequenta quella zona. “Siamo convinti che si tratti di scarichi fognari di tipo industriale – dice – purtroppo, passano gli anni, ma ci troviamo costretti a segnalare una vicenda, già denunciata almeno vent’anni fa. Ci sono state indagini, che per varie ragioni sono però state archiviate”. Come spesso capita, anche alla foce, c’è chi pesca in un fiume, che nel tempo è stato intaccato da scarichi di ogni tipo. “Le acque calde favoriscono la presenza di pesce – dice Amato – e c’è chi frequenta quel tratto proprio per la pesca”.
Solo due settimane fa, il presidente dell’associazione “Aria Nuova” Saverio Di Blasi ha segnalato nuovi sversamenti, che potrebbero arrivare dalle tante aziende della zona, che poi scaricano lungo l’affluente, destinato a finire in mare. Il sindaco Lucio Greco, dopo aver ricevuto l’esito favorevole delle analisi effettuate su campioni di acqua e sabbia ha invece revocato il divieto di balneazione su un tratto del lungomare, dove di recente erano stati sversati reflui non depurati, rilasciati dal sistema di sollevameto di Caltaqua.
Basta fare dei campionamenti ,
e risalire alle aziende , a quando pare quando c’ era la raffineria in marcia
era tutto più semplice tutti a puntare il dito ,e tante altre aziende scaricavano nel fiume Gela , adesso e ora che saltano fuori gli altri nel rispetto dell’ ambiente