Covid-19, giro di vite di Musumeci pre-Ferragoso: mascherine e regole restrittive

 
2

Gela. Vietati gli eventi al chiuso, giro di vite sul rispetto del distanziamento sociale e obbligo di indossare la mascherina. Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha introdotto nuove misure stringenti per la gestione della pandemia da covid-19 agendo proprio alla vigilia della settimana del Ferragosto. Una misura che rischia di costringere gli amministratori locali a fare meglio, dopo la polemica scoppiata in città per il selfie che ha immortalato senza mascherina componenti della giunta Greco e consiglieri dellamaggioranza, tra questi il vice sindaco Terenziano Di Stefano e i consiglieri Salvatore Incardona (Udc), Pierpaolo Grisanti (Liberamente) e Vincenzo Casciana (Liberamente), durante un evento notturno in centro storico patrocinato dal Comune. 

Adesso il rispetto del Dpcm e delle linee guida recepite dalla Conferenza delle Regioni sarà obbligo per tutti.

La nuova ordinanza, infatti, invita le Prefetture ed i sindaci a predisporre controlli nell’ambito delle rispettive competenze e prevede inoltre il massimo delle sanzioni amministrative per i trasgressori delle disposizioni. In particolare, per le serate di Ferragosto, per agevolare l’organizzazione di controlli adeguati da parte delle autorità di pubblica sicurezza competenti, il governatore ha disposto l’obbligo di comunicazione entro le 48 ore antecedenti all’evento per gli esercenti delle attività destinate al ballo e con afflusso di pubblico numeroso.

Tra le disposizioni contenute nell’ordinanza firmata poco fa dal presidente della Regione, Nello Musumeci, a seguito della pubblicazione dell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, figurano controlli e ingressi limitati nei locali e negli esercizi pubblici, con sanzioni fino al massimo previsto per i trasgressori, ma anche misure sanitarie speciali per contrastare il diffondersi del virus tra i migranti sbarcati in Sicilia. 

Un articolo dell’ordinanza del presidente Musumeci è dedicato all’emergenza migranti. Niente tendopoli per ospitare i migranti e in caso di altre strutture individuate dal governo centrale serve la preventiva idoneità della locale Asp. La dura misura tiene conto dell’elevata incidenza dei soggetti positivi al Coronavirus tra le persone sbarcate nel territorio siciliano che è determinata, in larga parte, dalla promiscuità dei luoghi di partenza e di accoglienza, con l’effetto di un rapporto proporzionale assai superiore alla media regionale tra il numero complessivo dei soggetti interessati e quelli risultati positivi. Nelle more dell’eventuale sottoscrizione di un protocollo di sicurezza sanitaria tra il Ministero dell’Interno e la presidenza della Regione Siciliana,  chiesto più volte dallo stesso governatore, nell’ordinanza appena emanata viene disposto obbligo del tampone su ogni migrante sbarcato.

 

E’ prevista inoltre un’adeguata profilassi sanitaria con visita medica di tutti i soggetti interessati. Il divieto di allestire o utilizzare tensostrutture è determinato dai frequenti e deprecabili episodi quotidiani di fuga dei migranti e dalla pericolosa promiscuità che si determina fra gli stessi ospiti, con gli assembramenti.  I luoghi destinati alla quarantena dei migranti, invece, saranno definiti solo dopo il parere dell’autorità sanitaria che dovrà verificare la conformità dei siti alle regole di prevenzione del contagio e distanziamento interpersonale.

2 Commenti

  1. La legge 152 del 22 maggio 1975 vieta di mascherarsi nei luoghi pubblici, con ulteriori aggravi penali nella legge n.155 del 31 luglio 2005. COSTRINGERE AD INDOSSARE QUELLO STRACCIO IN FACCIA È ISTIGAZIONE A COMMETTERE REATO.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here