Gela. Le polemiche politiche, roventi, si sono susseguite sui soldi tagliati a copertura dei fondi del “Patto per il Sud”. Tanti hanno parlato di un conclamato “scippo” messo a segno dalla Regione, a danno della città. Non ci sono però solo i progetti che potrebbero rimanere definitivamente senza coperture finanziarie (anche se governo regionale e giunta Greco si sono affrettati ad escluderlo), da mesi si attende l’avvio dei cantieri già finanziati e con gare d’appalto assegnate. Viale Mediterraneo, via Niscemi e via Navarra, sarebbero dovuti diventare cantieri, in grado di assorbire manodopera per le attività finanziate con in soldi del “Patto per il Sud”. Ad oggi, nessun lavoro è partito, ad eccezione di quelli di riqualificazione delle zona del convento dei Cappuccini, che sono in fase di completamento. Non a caso, anche nella maggioranza del sindaco Lucio Greco, c’è chi ha storto il naso, mettendo in dubbio l’operato dell’assessore ai lavori pubblici Ivan Liardi. L’assessore, però, spiega che i solleciti non sono mancati. “L’ultimo lo abbiamo inviato ieri all’azienda che ha vinto l’appalto per viale Mediterraneo – dice – il contratto è stato siglato da tempo. Sostengono che l’emergenza Covid li abbia costretti a modificare i piani di sicurezza. Attraverso il rup, abbiamo inoltrato richiesta di avvio dei lavori. Non si può attendere all’infinito. Non è il primo sollecito che inviamo. Prima dell’emergenza sanitaria, eravamo pronti ad inaugurare il cantiere di viale Mediterraneo, poi è slittato tutto”.
Una situazione analoga riguarda i lavori di via Niscemi e via Navarra. I contratti sono stati stipulati, ma le attività non sono partite. Ora, i tecnici del Comune e l’assessore stanno cercando di accelerare, anche per mettere sul tavolo i primi risultati di un programma di finanziamenti che altrimenti rischierebbe di rivelarsi fallimentare, tra cantieri mai iniziati e fondi tagliati da Palermo.