Gela. “Gli autonomisti? Ho tanti amici in quell’area politica, è normale visti i miei trascorsi. Ma amici ne ho anche in altri partiti”. Negli ultimi tempi, sono aumentati i rumors politici che danno un ritorno dell’ex deputato regionale Pino Federico tra le fila degli autonomisti, che riprendono le orme politiche di quello che fu l’Mpa di Raffaele Lombardo. Federico è stato uno dei pezzi importanti di quel movimento, ma spiega che in questa fase è ancora prematuro sbilanciarsi. “Decideremo entro fine anno – dice – stiamo lavorando ad un movimento provinciale, partendo da “Avanti Gela”, e toccando città come Caltanissetta, Butera e Niscemi. Solo successivamente, decideremo la nostra collocazione”. L’area politica di Federico, all’assise civica ha espresso i due consiglieri in assoluto più votati, Gabriele Pellegrino e Salvatore Scerra. C’è chi ritiene, però, che il sodalizio possa essere in crisi. I consiglieri, in questa fase, pare stiano guardando anche ad altri progetti. Federico, però, sembra piuttosto convinto della solidità del legame politico. “Da quello che mi risulta, non ci sono problemi con i due consiglieri – aggiunge – per me, loro fanno parte del progetto e del movimento che vogliamo costituire. Altri esponenti che si erano allontanati, adesso stanno ritornando, perché hanno compreso il valore politico della nostra azione. A livello elettorale, abbiamo sempre dimostrato di avere i numeri”.
Federico, in più occasioni, ha espresso valutazioni molto dure verso l’operato della giunta Greco ed è stato tra i fautori del doppio ricorso amministrativo per arrivare all’annullamento dell’esito elettorale, che però ha sempre dato ragione al sindaco. L’avvocato, non a caso, ha parlato di “certi personaggi” che non avrebbero accettato l’esito delle urne. Il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra, allo stato, è probabilmente il consigliere di opposizione che in maniera politicamente più intensa contesta la linea della giunta “arcobaleno” ed ha un vero e proprio duello aperto con Greco. Pellegrino, invece, su temi come la vicenda idrica, ha fatto capire di essere disponibile al confronto, anche con forze “critiche” di maggioranza, come il gruppo di “Libera-mente”. Lo scacchiere è ancora difficile da comprendere fino in fondo e probabilmente sarà una lunga fase di assestamento, in vista delle elezioni regionali.