Gela. Era sottoposto alla sorveglianza ed all’obbligo di soggiorno ma non aveva perso il vizio delle estorsioni. Ci ha provato ancora una volta Giovanni Saluci, pregiudicato di 63 anni, arrestato dalla sezione investigativa diretta da Giuseppe Pontecorvo per tentata estorsione continuata e aggravata, proprio perché ha commesso il fatto durante la sottoposizione a provvedimento definitivo della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
E’ stato il titolare di un bar, gestore insieme al genero, a denunciare che per tutto il mese di dicembre Saluci si sarebbe presentato per chiedere soldi.
Il commerciante ha aggiunto che le richieste si sono ripetute per tutto il mese di dicembre ma di non aver mai assecondato nessuna pressione.
Ieri mattina Saluci avrebbe raggiunto il commerciante presso la sua abitazione per minacciare lui e il genero di pesanti ripercussioni. Ieri è scattato l’arresto.
Saluci ha precedenti per estorsione e traffico di droga. Ha sulle spalle condanne definitive e risulta elemento di notevole spessore criminale ed affiliato al clan Madonia, riconducibile all’organizzazione mafiosa “Cosa Nostra” famiglia Rinzivillo.