Gela. Doveva essere l’ultimo giorno dell’avvocato Giuseppe Panebianco da commissario liquidatore dell’Ato rifiuti. Così, invece, non è stato. I sindaci dell’ambito non hanno ancora un accordo politico sul nome del successore del professionista, che lascia dopo aver accettato l’incarico di amministratore delegato della “Catanzaro costruzioni”, azienda proprietaria della discarica di Siculiana. Insieme a lui, si appresta a lasciare anche l’ingegnere Sergio Montagnino, ma le dimissioni di entrambi rimangono congelate. L’Ato Cl2 non può rimanere senza guida. Verranno accolte solo dopo la nomina del nuovo commissario. All’assemblea di oggi, fissata in seconda convocazione, non c’era il sindaco Lucio Greco. Gela è il Comune che ha in mano le partecipazioni principali nella compagine societaria dell’Ato rifiuti. Panebianco e Montagnino rimarranno in carica, almeno per qualche altro giorno. L’ingegnere, che è responsabile tecnico dell’impianto di compostaggio di Brucazzi, ieri ha firmato il provvedimento che blocca i conferimenti dei Comuni. Il sistema non riesce più a gestirli. Nell’arco di poche settimane, si è passati da circa 140 tonnellate a oltre 240 tonnellate. Il sindaco Lucio Greco ha firmato un’ordinanza che ha consentito ai mezzi che arrivano da Gela di scaricare senza troppe limitazioni. Il compostaggio rimarrà fermo, fino a quando non si riuscirà a smaltire il surplus e a renderlo nuovamente efficiente.
A Palazzo di Città, hanno dovuto modificare, d’urgenza, il calendario della raccolta differenziata. Pare che tra i sindaci dell’ambito ci sia forte tensione proprio per l’uso dell’impianto. In attesa di capire chi succederà a Panebianco, l’assemblea ha approvato il bilancio, presentato dal commissario dimissionario. Il settore rifiuti locale, tra posizionamenti politici ed emergenze, si conferma un terreno minato.