Gela. Tre giorni di sit in sotto il sole cocente e con reazioni quasi azzerate. La protesta silenziosa dei due operai ex Cedis Salvatore Pirillo e Stefano Cafà prosegue ad oltranza. Accanto a loro il parroco della chiesa Santa Lucia, don Luigi Petralia, e Giuseppe Spata, presidente dell’associazione Libera.
Non sono stati assorbiti da nessuna azienda dell’indotto e l’ultimo contratto è durato appena un mese. L’appello è stato raccolto da pochi. Il deputato del Pdl Alessandro Pagano ha scritto una nota di solidarietà, mentre il parlamentare regionale Giuseppe Arancio del Pd ha incontrato personalmente i lavoratori. Solidarietà anche da parte degli operai che tutte le mattine si sono intrattenuti per qualche istante con gli operai. “Qui siamo davanti ad una violazione dei diritti umani – dice senza mezzi termini don Luigi Petralia – parliamo di persone deboli, o che sono affette da disabilità, seppur parziali. Se non aiutiamo queste persone chi dovremmo sostenere? Ci aspettavamo una reazione da parte delle istituzioni, dai sindacati, dalla politica e dalla stessa Raffineria. Ed invece quasi nulla”. Delusi anche i due ex operai, che continuano la loro forma di protesta silenziosa.