Gela. Mentre è in atto la protesta degli ex lavoratori Tekra, è partita una nuova richiesta alla prefettura di Caltanissetta. E’ stata decisa nel corso di un incontro, tenutosi questa mattina a Palazzo di Città. Il sindaco Lucio Greco e le organizzazioni sindacali (alcune assenti causa comunicazioni non pervenute e qualche polemica non è mancata), hanno deciso che la definizione del bacino di disponibilità dei lavoratori del servizio rifiuti dovrà avvenire in sede prefettizia. E’ stata una giornata di rinvii, sia per l’assemblea Ato (che deve pronunciarsi sulle dimissioni del commissario Giuseppe Panebianco e sul bilancio), spostata in seconda convocazione a lunedì prossimo, sia per quella della Srr (anche in questo caso se ne riparlerà la prossima settimana). I sindaci, però, hanno formalizzato il blocco per i prossimi due mesi del passaggio di cantiere, dalla Tekra alle Ecos srl di San Cipirello, nei Comuni per i quali c’è stata l’assegnazione della gara (Niscemi, Butera, Mazzarino, Riesi, Delia e Sommatino). C’è una proroga a Tekra per coprire questa fase, nonostante l’azienda abbia già presentato ricorso al Tar Palermo per chiedere l’annullamento di una prima proroga e il risarcimento danni, perché costretta ad operare senza adeguamenti contrattuali.
“Ci siamo consultati con un legale – dice il presidente Srr Salvatore Chiantia – e abbiamo deciso di agire in questo modo. Ecos non ha accettato la consegna sotto riserva di legge e non ha ancora preso servizio”. Una situazione molto complessa, che si aggiunge a quella del personale e all’impossibilità di bloccare il servizio. Ieri, Greco ha invece incontrato i responsabili Tekra. Fino a quando non verrà assegnata la nuova gara (andata deserta per cinque volte), sarà ancora l’azienda campana a coprire le attività in città, nonostante abbia più volte fatto sapere di non voler proseguire con il capitolato originario. Qualche spiraglio potrebbe aprirsi, magari passando da un nuovo contratto temporaneo, da stipulare tra Comune e azienda, rivedendo servizi e importi. I rappresentanti della società campana hanno comunque escluso che ci possano essere spazi per l’assunzione dei diciotto lavoratori in protesta.