Gela. Non ci sono le condizioni, né sotto il profilo del periculum in mora né per quanto riguarda il fumus boni iuris, per escludere la società “Scozzarini service car” dall’elenco prefettizio delle aziende abilitate alla custodia dei mezzi sottoposti a sequestro, confisca o fermo amministrativo. I giudici del Tar Palermo non hanno accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento avanzata da un’altra società del settore, la “Le Car”, che chiedeva inoltre l’annullamento di tutti gli atti correlati. I legali di quest’ultima azienda si sono rivolti ai giudici amministrativi palermitani, portando in giudizio il Ministero dell’interno. Secondo il gruppo “Le Car”, “Scozzarini service car” non avrebbe i requisiti per far parte dell’elenco. Una convinzione, filtrata attraverso il ricorso amministrativo, che invece è stata contestata dal legale della “Scozzarini”, l’avvocato Riccardo Balsamo. E’ riuscito a provare che i procedimenti penali richiamati dal gruppo concorrente hanno riguardato un socio che da oltre un anno non fa più parte della struttura aziendale dell’azienda gelese. Non si tratterebbe comunque di sentenze definitive. Sono stati esclusi inadempimenti della stessa società nei confronti della “Le Car”, quando i due gruppi facevano parte dello stesso raggruppamento temporaneo di imprese.
Infine, la “Scozzarini” avrebbe tutti i requisiti tecnici per far parte della lista. Una linea accolta dai giudici palermitani. Hanno respinto la sospensiva, che avrebbe potuto congelare gli effetti dell’inserimento nell’elenco della prefettura, in attesa di valutare nel merito il ricorso della “Le Car”.