Gela. Bilancio di fine anno per la Guardia Costiera. Il vice comandante della Capitaneria di Porto, Fabio Citrolo, ha tracciato le linee guida dell’attività effettuate nel 2011.
Sono stati rilevati sessantasette illeciti amministrativi, sanzioni per quarantanove mila euro, sequestrati ventuno chili di pescato. Seimila metri di reti, due nasse e sei fucili subacquei. Grande attenzione è stata posta quest’anno sulla prevenzione delle coste e dell’ambiente in genere. La notizia che maggiormente si ricorda è sicuramente il sequestro del dissalatore gestito da Caltaqua, i cui liquami venivano scaricati sul torrente Gattano.“La nostra azione di polizia giudiziaria – dice Citrolo – si è concentrata anche sull’inquinamento della falda acquifera, ma anche sulla condotta sottomarina che è risultata difforme rispetto ai parametri previsti dalla Regione”.
Su questo tema l’inchiesta ha avuto già un suo sbocco, con il rinvio a giudizio dei responsabili, seppur le indagini non siano state affatto concluse.Altro punto di concentrazione è stata l’ex discarica fosfogessi che ha disperso le fibre di amianto nell’atmosfera per la mancata adeguata copertura”. La Capitaneria di Porto sta verificando invece le operazioni di collaudo che riguardano la diga foranea e la ristrutturazione della mantellata.