Gela. Come già accaduto due settimane fa, anche ieri mattina i lavoratori di Eurotec si sono dati appuntamento davanti palazzo di giustizia, in attesa di decisioni sull’esito del concordato e della procedura fallimentare, che dovrebbero mettere fine alle attività dell’azienda, per anni tra le principali dell’intero indotto di raffineria Eni. Una decisione fondamentale per tracciare le sorti più imminenti del loro futuro occupazionale. Senza una decisione del giudice, non si potrà avviare l’iter che li dovrebbe condurre all’assunzione in Icos, l’azienda che è subentrata nei lavori inizialmente affidati ad Eurotec. Ad oggi, i circa trenta operai percepiscono solo l’ammortizzatore sociale per l’emergenza Covid, ma non possono accettare ingaggi in altre aziende, fino a quando non verrà decretato l’esito finale della vicenda Eurotec.
Anche ieri, per l’intera giornata, sono rimasti in attesa di riscontri, che non sono arrivati. Il giudice civile che segue il procedimento si è riservato di decidere sia sul concordato che sul fallimento, senza però indicare un termine preciso.
