Gela. E’ in coma farmacologico attaccato ad un respiratore artificiale, in un lettino dell’ospedale “Garibaldi” di Catania. E’ stato trasferito ieri sera a bordo di un elisoccorso del 118, pochi minuti dopo avere subito un primo intervento chirurgico a Gela. I sanitari del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” avrebbero evitato una emorragia causata dalle lesioni riportate al fegato a seguito della caduta. Dalle prime ricostruzioni sarebbe incappato in una delle tante buche che caratterizzano anche la sede stradale di via Livorno. In città è quasi un rituale assistere ad interventi sulla sede stradale e un’attesa di mesi prima del ripristino dei luoghi.
I famigliari hanno, comunque, deciso di sporgere formale denuncia contro il Comune.
“Il bimbo non esce mai di casa – spiega in lacrime lo zio Salvatore – Solo mezz’ora al giorno per fare un giro in bicicletta. Mi chiedo se un giro deve costare la perdita di tanti giorni di vita. In tutto questo, il Comune dov’è?”. Il piccolo, che compirà dieci anni a settembre, sta lottando per la vita. Nelle prossime ore potrebbe essere trasferito nuovamente presso una struttura sanitaria specializzata.
Il papà, che lavora a Bordighera, questa mattina è rientrato in Sicilia. Si è messo subito in viaggio, non appena ha appreso la drammatica notizia. Con la moglie e l’altro figlio, più grande del piccolo di nove anni, si sono trincerati in un silenzio di rabbia e speranza. Tutta la cittadinanza è, virtualmente, vicino a loro. Saranno determinanti le prossime ore.
Grande rammarico per il fatto accaduto al bambino,ma se avesse avuto il casco?