Gela. Trasferito a Catanzaro per mancanza di un reparto di assistenza e cura di pazienti psichiatrici. L’unità operativa Spdc continua a rimanere chiusa per agevolare la gestione della pandemia da covid-19, in barba alla richiesta dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, di ripristinare le attività negli ospedali dal 25 maggio scorso, nonostante l’assenza di nuovi casi positivi ormai da due mesi. Questa mattina, per consentire il trasferimento di un paziente in una struttura calabra, è stata dedicata l’unica ambulanza medicalizzata che opera nel territorio. Un solo autista, per circa 30 ore di viaggio, sarà costretto a sobbarcarsi un turno straordinario di lavoro, probabilmente oltre le ore di guida consecutive consentite, con a bordo un medico e un operatore sanitario. Ad aggravare la situazione, l’emergenza che da ieri pomeriggio costringe, in via Disueri, uno spiegamento di forze dell’ordine chiamate a gestire un altro paziente con problemi psichiatrici oltre a garantire la sicurezza dei passanti.
L’uomo, infatti, si è barricato nella sua abitazione lanciando oggetti dal balcone. Quasi a testimoniare al manager dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, la necessità di ripristinare l’unità di psichiatria, l’ulteriore episodio verificatosi nel centro storico della città nella mattinata di ieri.
Due pensionati si sono scagliati contro la vetrina di una attività commerciale, armati di bastoni e spranghe, davanti lo sguardo attonito dei passanti. A completare il quadro, allarmante da un punto di vista di offerta sanitaria, sarà l’assenza per le emergenze di una ambulanza medicalizzata del 118 per tutta la giornata.
Il manager Alessandro Caltagirone,
si dovrebbe dimettere , visto come è
trattata la città di GELA la sesta città
della Sicilia per abitanti lo voglio ricordare, maltrattata e presa in giro
anche dalla stessa politica locale e regionale
evidentemente di gelesita’ c’ è ne ben poca