Gela. Un post e il volto del presidente della Regione Nello Musumeci, in una macchia rosso sangue. Un’immagine che inneggia alla violenza, secondo i sostenitori del governatore che si sono scagliati contro il deputato regionale grillino Nuccio Di Paola, che ha pubblicato la foto sul suo profilo facebook. Si tratta di un’immagine che accompagna la richiesta di sfiducia per il presidente della Regione. Nel retro sono riportate tutte le ragioni politiche e amministrative. Musumeci l’ha condivisa. “Ogni commento sarebbe superfluo”, ha scritto. “Non è questo il modo in cui siamo abituati a fare lotta politica – ha detto il presidente Ars Gianfranco Miccichè – gli avversari li abbiamo sempre affrontati a viso aperto, senza mai ricorrere a forme truci di comunicazione per aizzare la gente contro chi non la pensa come noi. Il deputato all’Ars, Nuccio Di Paola, ha decisamente valicato ogni limite, postando una foto del presidente della Regione, Nello Musumeci, che gronda sangue, per propagandare la mozione di sfiducia dei cinquestelle. Non ho mai lesinato critiche sia alla maggioranza che all’opposizione quando è stato necessario, invito l’onorevole Di Paola a cancellare il suo post, auspicando che alla prima seduta d’aula utile chieda scusa al presidente Musumeci ed a tutto il Parlamento siciliano”. “Purtroppo al peggio del M5s non c’è mai fine. Il post con il sangue che gronda sulla foto del governatore Nello Musumeci è vergognoso e di terribile gusto. Ci auguriamo pure che i colleghi del suo movimento prendano le distanze da questo inqualificabile gesto, che fa scadere la legittima dialettica politica a un livello raramente così basso e insulso”, ha affermato Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima.
Il deputato gelese invece ha risposto a sua volta, alla fine rimuovendo l’immagine. “L’immagine è forte, quasi horror e rappresenta la rabbia dei Siciliani e l’incubo che il governo Musumeci gli fa vivere quotidianamente. Il retro del volantino (nella foto non si vede) contiene l’elenco dei motivi principali della sfiducia. Musumeci, che adora fare la vittima e che sa benissimo che il volantino non contiene né sangue né alcuna forma di violenza, lancia sui social una campagna di vittimismo e mi scatena contro assessori e sostenitori i quali si lanciano in una gara di offese e insulti. Usano una tale violenza verbale che il manifesto in confronto sembra un messaggio dei Baci Perugina. Mi danno del “primitivo, inetto, cialtrone, violento, insulso” e mentre scrivo l’elenco cresce – ha scritto sui profili social – per non parlare dei messaggi minatori in privato dei suoi hooligan, A dire queste cose sono gli stessi che ci paragonano al cancro (l’assessore Armao), gli stessi che postano l’immagine di Conte in manette (l’assessore Messina), gli stessi che dicono che il M5S è come l’AIDS (Miccichè), gli stessi che hanno in giunta un ex massone e post fascista (l’assessore Samonà), gli stessi che accusano l’opposizione di “cretinismo” e definiscono “poveretti” e disonesti chi li critica (Musumeci). Concludo. Ognuno può interpretare quell’immagine come meglio o peggio crede. Chi mi conosce sa benissimo (e sono sicuro lo sappia pure Musumeci) che sono assolutamente estraneo a qualsiasi forma di odio e che le mie azioni non sono mai foriere di violenza. E mi dispiace se ho urtato la sensibilità di qualcuno. Per questo motivo, per evitare qualsiasi forma di incomprensione, ho fatto preparare delle varianti più zuccherose del volantino (immagine sotto, ndr). Aspetto ora che Musumeci mi dica quale preferisce. E quale non gli toglie il sonno (visto che ha postato la mia foto a mezzanotte). Così poi non ha scuse per non dedicarsi ad altro. Tipo governare meglio la Sicilia. E se non sa da dove iniziare, gli consiglio di leggere il retro del volantino”. Di Paola ha spesso attaccato politicamente Musumeci e martedì è stato nuovamente molto duro dopo che la maggioranza del governatore ha votato il definanziamento dei 140 milioni di euro della darsena commerciale. In commissione bilancio, lui e gli altri grillini si sono invece opposti.
Tutto ci può stare in politica e non certo un post del genere.
Poverino Musumeci si è spaventato…lui non sa quanto siamo terrorizzati noi gelesi dai suoi tagli…quelli si che fanno male….quanta ipocrisia..