Gela. Dovrà entrare a regime entro agosto 2023. L’assessorato regionale territorio e ambiente, con la firma dell’assessore Salvatore Cordaro, ha concesso la proroga, di tre anni, della valutazione di impatto ambientale e della valutazione di incidenza ambientale per il progetto della discarica nell’ex vasca 4 di raffineria. Servirà a smaltire i rifiuti non pericolosi generati dalle attività di decommissioning dell’impianto acido fosforico, i fanghi del sistema di trattamento del percolato della discarica fosfogessi e i rifiuti prodotti nelle attività di realizzazione. La portata complessiva è stimata in 140.000 m3. Il progetto, dopo che i provvedimenti di Via-Vinca erano stati rilasciati e pubblicati nel settembre 2015, sarebbe dovuto entrare a regime nell’agosto di quest’anno. I vertici di Isaf, società in liquidazione del gruppo Eni, hanno però presentato istanza di proroga agli uffici regionali (che risale allo scorso aprile), spiegando tra le altre cose che i tempi lunghi per il rilascio delle necessarie autorizzazioni non hanno permesso di rispettare la tempistica prevista. Allo stato, l’azienda che si è aggiudicata i lavori ha solo iniziato le attività preliminari.
Le ragioni avanzate dai manager Isaf sono state valutate dai tecnici del servizio 1 del dipartimento ambiente, che alla fine hanno ritenuto che, con autorizzazioni già rilasciate, siano sufficienti tre anni per arrivare alla messa in opera della discarica. Il provvedimento che autorizza la proroga Via-Vinca è stato rilasciato qualche giorno fa e i lavori della discarica, compresi i collaudi, dovranno concludersi entro l’agosto del 2023.