Gela. I tre imputati sono stati ammessi al giudizio abbreviato e le loro posizioni verranno valutate il prossimo ottobre. Antonio Radicia, Rocco Grillo ed Emanuele Brancato, coinvolti nell’inchiesta “Smart”, sono accusati di essere dietro ad un giro di droga, compresa la cocaina, che sarebbe stata piazzata nelle zone della movida cittadina. Il nome dell’operazione condotta dai carabinieri si lega all’auto che sarebbe stata utilizzata per gli spostamenti. Radicia, Grillo e Brancato (l’unico a non essere stato sottoposto a misure cautelari) hanno sempre negato di aver gestito lo spaccio della droga nella movida. I difensori, gli avvocati Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Paola Turco e Marina Di Dio, hanno da subito chiesto il giudizio abbreviato. Radicia, attraverso i suoi legali, ha ottenuto di essere sentito e alla precedente udienza ha voluto chiarire la sua posizione. E’ stato coinvolto in altre indagini anti-droga ma ha spiegato di essere estraneo ai fatti, anche perché nel periodo contestato era detenuto o comunque sottoposto ad altra misura che non gli avrebbe permesso di muoversi tra le piazze di spaccio della città.
I carabinieri che fecero scattare il blitz ritengono che gli imputati fossero pienamente coinvolti, essendo in contatto con diversi presunti clienti, ai quali avrebbero venduto la droga. I militari hanno operato, coordinati dai pm della Dda di Caltanissetta.