Gela. In un clima rovente e per nulla disteso, l’amministrazione comunale torna a denunciare i palesi problemi che frenano la sanità locale a vantaggio di una spesa crescente frutto della costante migrazione degli utenti dall’Asp di Caltanissetta. Nel corso della conferenza dei sindaci, è toccato al vice sindaco Terenziano Di Stefano evidenziare le criticità della sanità gelese, in assenza del primo cittadino Lucio Greco, partendo proprio dallo stato di attuazione della nuova rete ospedaliera, “senza la quale – denuncia Di Stefano – non è possibile risolvere nè i problemi di carenza del personale sanitario né quelli dovuti agli oggettivi limiti strutturali dei presidi dei vari Comuni”.
Il vice sindaco ha acceso i riflettori sulle incompiute note e sollecitato “il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, in qualità di presidente della conferenza, a riferire direttamente alla direzione strategica dell’Asp cl2”.
La giunta Greco si è accorta che lo sviluppo “dell’Utin (unità di terapia intensiva neonatale) è ancora all’anno zero e la Breast Unit, sebbene sia stata avviata (e inaugurata per ben due volte), presenta notevoli lacune, quali le carenze di personale e il completamento dei reparti coinvolti”.
Si è parlato, nel corso della conferenza dei sindaci, anche “della carenza di organico nei reparti di cardiologia e di malattie infettive”, oltre alla mancanza in città di servizi vitali quali “l’emodinamica e la psichiatria”. “Non è possibile che una città come Gela – conclude Di Stefano -, che conta circa 80mila abitanti e nella quale confluiscono anche i residenti dei Comuni limitrofi, debba rivolgersi a Caltanissetta. E’ necessario che il nostro ospedale abbia la sua emodinamica, così come è necessario ed urgente che si metta mano all’organizzazione della psichiatria. Il nostro distretto conta 2500 pazienti e non è possibile che nessuno li gestisca e che tutto finisca col ricadere sulle spalle dei familiari”.
Solo a margine della conferenza si è parlato anche della mancanza dell’illuminazione dell’elipista di contrada Brucazzi, oggetto dell’ennesimo scontro a distanza tra il sindaco Lucio Greco e il manager dell’Asp Alessandro Caltagirone, mentre i cittadini rischiano di non ricevere assistenza per i trasferimenti urgenti verso in ospedali più qualificati del “Vittorio Emanuele”, diretto dal palermitano Luciano Fiorella.
È inutile bussare ai vertici della sanità non risponde nessuno e forse sarebbe meglio una puntata ad Agorà con l’invito al direttore generale per chiarire meglio le pietose condizioni della sanità locale.
E’ un problema atavico, fino a quando
ci sara’ servilismo politico da parte
dei nostri concittadini verso le segreterie di caltanissetta questa città non decollera’ mai , caltanissetta non cederà nulla GELA
perché loro hanno bisogno dei numeri di GELA s’intende in questo caso pazienti pendolari , per rimanere hub ,posizione acquisita grazie al governo regionale di crocetta