Gela. E’ stato consegnato ai tecnici del settore ambiente del Comune lo studio di fattibilità per il nuovo impianto comunale di compostaggio dei rifiuti. Il chimico industriale Fabrizio Nardo, incaricato di definire le soluzioni di intervento più adeguate, ha concluso l’attività di redazione. Il nuovo sistema ha come base di riferimento la tecnologia Np-Biotech, brevettata dallo stesso Nardo. Ad inizio anno, su spinta decisiva dell’ex assessore Grazia Robilatte, l’amministrazione comunale ha scelto di puntare sul sistema, che se realizzato avrà come punti nevralgici nel ciclo di lavorazione quelli introdotti dalla tecnologia di Nardo. In municipio ritengono fondamentale disporre di una piattaforma per il Forsu, che vada ad integrarsi con l’impiantistica già presente, dalla discarica Timpazzo al sistema Tmb (gestiti dalla società in house “Impianti Srr”). In più occasioni, l’impianto di compostaggio di Brucazzi ha dimostrato di non riuscire a lavorare l’intera mole di conferimenti che arrivano dai Comuni dell’ambito. Non a caso, è stato chiesto un ampliamento. Nello studio di fattibilità, Nardo propone tre diverse ipotesi, in base alla capacità di trattamento che si sceglierà di avere a disposizione. Le ipotesi sono da 15 mila tonnellate all’anno, da 25 mila tonnellate o da 50 mila tonnellate. Il progetto, ad emissioni quasi del tutto abbattute, almeno in base agli elementi indicati, garantisce un risparmio non inferiore al 70 per cento nei costi di gestione del Forsu. Il ricavo netto (come margine operativo lordo) potrebbe arrivare fino a 4 milioni 200 mila euro all’anno, da proporzionare alla capacità di trattamento che verrà scelta.
“Soldi che il Comune – dice Nardo – potrà reinvestire in servizi per i cittadini e in sconti nella tassazione”. Tra le priorità del municipio, c’è la volontà di evitare situazioni di emergenza. Anche nelle scorse ore, in assenza di piattaforme subito disponibili, diversi mezzi sono arrivati a Timpazzo per conferire l’umido. Non c’è stata l’autorizzazione, dato che il sistema Tmb può trattare solo l’indifferenziato. Lunedì, in municipio, si terrà un incontro tra Nardo e il rup Santi Nicoletti (che ha ricevuto lo studio di fattibilità), probabilmente per definire i prossimi passaggi. I tempi per l’eventuale messa in esercizio vengono calcolati in undici mesi. E’ una fase molto delicata per l’intera gestione del sistema dei rifiuti. La gara per il servizio non è ancora stata aggiudicata, nonostante cinque procedure, tutte andate deserte.