Gela. Furti e rapine messi a segno in città e non solo. Sono sei i minori, già coinvolti nel blitz “Golden boys”, finiti davanti ai giudici del tribunale di Caltanissetta.
I colpi messi a segno. Nel corso dell’ultima udienza svoltasi, sono stati i carabinieri del reparto territoriale a tracciare le linee principali dell’azione portata avanti dal presunto gruppo. Gli investigatori li seguirono per diversi mesi, accertando la commissione di parecchi colpi, tutti organizzati con l’obiettivo di portare via più refurtiva possibile. Gli imputati, difesi dagli avvocati Carmelo Tuccio, Davide Limoncello, Francesco Enia e Mariella Giordano, sarebbero stati la vera manovalanza sempre pronta ad entrare in azione. Al centro degli interessi, c’era soprattutto l’oro da rubare e ripiazzare per trasformarlo in denaro contante.
Messa alla prova per uno degli imputati. Intanto, i giudici hanno accolto la richiesta di messa alla prova per uno degli attuali imputati. Il giovane è difeso dall’avvocato Francesco Enia che ha inoltrato l’istanza ai giudici. Per lui, quindi, il dibattimento viene sospeso in attesa di analizzare l’esito del periodo di messa alla prova. Altri due imputati, difesi dagli avvocati Carmelo Tuccio e Davide Limoncello, erano ritornati in libertà negli scorsi mesi.