Gela. L’unica cosa certa è che i tempi saranno molto lunghi, sempre che si possa mai realizzare. L’ultimo caso che si è aperto sull’asse istituzionale Gela-Palermo riguarda il maxi progetto della darsena commerciale. Come se non fossero bastati il taglio dei 33 milioni di euro del “Patto per il Sud” (che dovrebbero essere recuperati solo con progetti esecutivi), i ritardi continui per i lavori più urgenti al porto rifugio e le polemiche sul Museo del mare, ora si aggiungono tutte le incertezze concentrate intorno alla darsena commerciale. Dagli uffici dell’Unione Europea hanno fatto sapere che il progetto non è stato inserito nella programmazione. Il Comitato pro-porto è ritornato a denunciare l’inerzia politica e amministrativa, soprattutto regionale. Da Palermo, come copione vuole, hanno fatto sapere che il progetto viene monitorato, ma va approfondito. I soldi, almeno così ha assicurato l’assessore forzista Marco Falcone, non si perderanno. Stesso discorso fatto per i progetti del “Patto per il Sud” (compresi quelli definanziati), che secondo il governo regionale verranno comunque coperti finanziariamente.
Il Comitato pro-porto ha reso pubblica la risposta arrivata dagli uffici dell’Unione europea e ha ancora una volta scritto al presidente Nello Musumeci. La darsena non è stata inserita nell’elenco delle grandi opere, ma per Falcone solo perché verrà ricompresa nella prossima programmazione. L’assessore ha parlato di lavori che dovrebbero iniziare non prima di due anni. Nel dicembre del 2018, però, la situazione sembrava differente. Subito dopo il parere favorevole al progetto rilasciato dalla Commissione regionale lavori pubblici, si susseguirono le reazioni politiche. Il deputato regionale di Forza Italia Michele Mancuso, ringraziando lo stesso Falcone (suo assessore di riferimento nel governo regionale) spiegò che “manca solo la verifica che può essere eseguita da un soggetto tecnico esterno o dalla Regione stessa. Per tale motivo, posso affermare con soddisfazione che nell’arco di qualche mese il progetto andrà in gara. Il mio ringraziamento va all’assessore Falcone, per l’impegno profuso nel dare la sterzata decisiva e al governo targato Musumeci per aver creduto nel progetto del porto gelese, la cui realizzazione e gestione creeranno un indotto che a cascata coinvolgerà l’intera economia siciliana, oltre che dare prestigio alla nostra terra”. La situazione invece appare decisamente più complicata, con uno “spartito” sempre uguale a quelli del passato.