Gela. La famiglia non l’ha dimenticato e anzi continua a sensibilizzare sui pericoli della strada. Oggi, Angelo Scalzo avrebbe compiuto diciotto anni. Morì due anni fa, a causa di un terribile impatto stradale, lungo la 626 Gela-Caltanissetta. Stava facendo rientro in città dopo le prove per ottenere il patentino di guida. La vettura condotta dall’istruttore impattò con quella di un ambulante riesino, Giuseppe Danese. Per Angelo e per Danese non ci fu nulla da fare. La famiglia Scalzo, anche in questo 5 luglio, ha voluto ricordare la memoria del giovanissimo, che oggi sarebbe diventato maggiorenne. Nell’impatto rimase ferita la sorella. A metà mese, è in programma l’udienza preliminare che servirà ad accertare le eventuali responsabilità rispetto a quanto avvenuto. “Non dimenticheremo mai Angelo”, tornano a spiegare i familiari, che attendono l’avvio del procedimento giudiziario.
Lo scorso anno, proprio dai familiari partì l’iniziativa per riportare in città le prove di esame per il rilascio dei titoli di guida. Sono stati in prima fila quando si è trattato di chiedere che riaprissero i cimiteri cittadini, dopo il lockdown, così da poter stare vicini al figlio che non c’è più.