Gela. Calci e pugni, nel locale destinato a refettorio, all’interno dell’istituto penale minorile di Caltanissetta. Un giovane gelese è accusato di aver colpito ripetutamente un altro detenuto. In quel periodo, l’imputato era ristretto con l’accusa di furto. Insieme ad altri due compagni, avrebbe risposto a presunte provocazioni, scagliandosi contro il giovane, che poi riportò ferite, soprattutto ad una mano. Pare che la tensione tra i sia stata alimentata da reciproche accuse, forse per furti nella struttura. Difeso dall’avvocato Carmelo Tuccio, il minore gelese è finito a processo. In aula, è stato sentito il comandante della polizia penitenziaria, in servizio nella struttura nissena. La difesa è tornata a ribadire che l’aggressione si sarebbe verificata dopo una presunta provocazione, lanciata dal detenuto poi rimasto ferito.
Il giovane verrà a sua volta chiamato a testimoniare. Durante il periodo di detenzione, avrebbe accusato il gelese di avergli rubato del tabacco.