Gela. Con il Pd fuori dalla giunta Greco e decisamente distante dalle posizioni della maggioranza, tanti spazi politici si aprono a mosse, fino a qualche tempo fa poco pronosticabili. I prossimi, potrebbero essere giorni importanti per il futuro più immediato dei renziani locali, che accantonata l’esperienza tra le fila dei democratici, hanno scelto di portare avanti il progetto “Italia Viva”. Hanno iniziato piuttosto in sordina, almeno a livello cittadino. I vertici siciliani si sono affidati all’ex dem Giuseppe Ventura, con un passato importante sia nella giunta Fasulo che in consiglio comunale. Il coordinatore provinciale (insieme alla nissena Laura Greco), in queste settimane pare aver trovato sponde politiche di una certa portata, anche nei rapporti con l’amministrazione comunale. Potrebbe essere “Italia Viva” il contraltare al Pd che ha mollato il sindaco Lucio Greco? Giovedì prossimo, i renziani si riuniscono e potrebbero essere ufficializzate nuove adesioni, strategicamente di tutto rispetto. A breve, inoltre, dovrebbe essere individuato il coordinamento cittadino, mentre ad ottobre è prevista l’assemblea provinciale. Ventura, per ora, non si sbilancia. “Dopo la riunione del 9 luglio – spiega – saremo più precisi e indicherò le nuove adesioni”. Negli ambienti vicini ad “Italia Viva” già si parla di scelte importanti e tra i punti all’ordine del giorno del vertice c’è quello delle “questioni amministrative”.
In realtà, i renziani un riferimento nella giunta Greco già ce l’hanno, anche se non ufficialmente. L’assessore Cristian Malluzzo fa parte del gruppo politico che ha poi dato vita in città ad “Italia Viva”. Attualmente, l’assessore è in quota “civica”, riferibile al gruppo di “Un’Altra Gela”, quello del sindaco Lucio Greco. L’avvocato ha ottenuto sostegno in campagna elettorale da esponenti che uscivano da “Sicilia Futura”, compresi Ventura e lo stesso Malluzzo. Ora, sembrano piuttosto ambiziosi e potrebbero piazzare qualche inatteso “colpo” politico. Diversi mesi fa, si diffusero voci su un possibile avvicinamento del sindaco, ancora privo di una vera paternità partitica. Subito dopo aver incassato l’addio dem, Greco ha però spiegato di voler mantenere la sua amministrazione lungo il solco del “civismo”. Gli spazi che si sono aperti e le deleghe lasciate dai democratici potrebbero però diventare incognite tutte da valutare, anche per tessere nuove alleanze.