Gela. Un vizio parziale di mente, favorito dall’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Il ventinovenne Guido Legname è stato condannato ad undici mesi di reclusione, al termine del dibattimento tenutosi davanti al giudice Miriam D’Amore. Era accusato di maltrattamenti e violenze ai danni dell’ex convivente. I fatti si sarebbero protratti nel corso del tempo. Già in passato, il giovane è stato sottoposto a misure cautelari, anche per altri reati. La difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, aveva subito sottolineato la presenza di uno stato psichico piuttosto alterato. L’atteggiamento violento dell’imputato sarebbe stato reso ancora più evidente dall’uso di sostanze. Ne fece le spese l’allora convivente, vittima di violente reazioni e aggressioni.
La difesa ha chiesto di considerare l’esito di perizie, nel tempo condotte sul giovane, che ne hanno accertato i problemi mentali. L’entità della condanna è stata attenuata proprio dal riconoscimento del vizio parziale di mente. Il pm Pamela Cellura ha chiesto comunque la condanna dell’imputato, ritenendolo responsabile dei fatti.