Gela. Vennero coinvolti nel blitz “Villaggio Aldisio”, perché accusati di aver avuto disponibilità di armi, testate in improvvisati poligoni, nelle campagne di contrada Burgio e Priolo Sottano. Dopo le condanne di primo grado, emesse dal collegio penale del tribunale di Gela, in appello sono cadute le accuse mosse ad Alessio Tallarita e Aristide Tascone. I giudici della Corte nissena li hanno assolti. In primo grado, erano stati entrambi condannati a due anni e sei mesi di reclusione. Secondo gli investigatori, avrebbero fatto parte del gruppo di giovani che gravitava tra le strade di Villaggio Aldisio. I difensori, gli avvocati Flavio Sinatra e Carmelo Tuccio, sono riusciti a dimostrare l’assenza di elementi certi per sostenere che gli imputati avessero avuto a disposizione armi. Già in primo grado, le difese avevano messo in discussione quanto ricostruito dagli inquirenti.
I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, inoltre, hanno rivisto la condanna imposta ad un altro imputato, Orazio Terlati. Difeso dall’avvocato Davide Limoncello, ha a sua volta escluso di essere coinvolto nei fatti dell’inchiesta. Il legale ha ribadito la mancanza di chiari riscontri. La decisione gli ha permesso di ottenere una riduzione dell’entità della pena. Otto mesi, questo l’esito per la sua posizione processuale.