Gela. “Tante questioni rimaste irrisolte”, ma anche la convinzione di non poter essere trattati come una qualsiasi lista civica. Sono tutti passaggi che hanno pesato sull’addio del Pd alla maggioranza del sindaco Lucio Greco e che vengono confermati da Guido Siragusa, dirigente locale democratico. C’è anche il suo nome tra quelli che tengono banco per la successione di Peppe Di Cristina alla guida del partito locale. “Sono solo voci, come ce ne sono tante – dice subito Siragusa – l’uscita dalla giunta? Era ormai diventata una crisi politica. Nei mesi, abbiamo posto diverse questioni, che però non hanno mai avuto risposte. Sono tanti i punti rimasti irrisolti. Forse, qualcuno ha dimenticato che i partiti esistono ancora e che il Pd decide in maniera collegiale, così come è stato fatto anche questa volta. Uscire dalla giunta e dalla maggioranza non è stata una scelta di Peppe Di Cristina o dei nostri consiglieri. Abbiamo deciso insieme”. La scorsa settimana, i dem hanno posto fine all’avventura “arcobaleno” che li ha legati per circa un anno al sindaco Lucio Greco e al suo gruppo politico di riferimento. Sulla carta, salvo poi le modifiche che hanno fatto saltare quanto era stato stabilito, lo stesso Siragusa sarebbe dovuto essere assessore in pectore della giunta dell’avvocato. Alla fine, tutto è cambiato. “Da quel punto di vista, non ci sono mai stati problemi – aggiunge l’ex consigliere comunale – sono state fatte delle scelte. Non mi sono mai defilato dal partito. So bene di cosa parlo, perché ho partecipato in prima persona alla stesura delle linee del programma della coalizione del sindaco. Per una questione di tattica politica, è stato deciso di non schierare i simboli. Tutti sapevano che la nostra lista era quella del Pd. Io stesso ho sostenuto candidati dem. Alla fine, ho deciso di non ricandidarmi perché ho fatto valutazioni personali e politiche”. Siragusa, indirettamente, risponde agli ex alleati che per mesi non hanno visto di buon occhio l’influenza del Pd sulle scelte del sindaco.
“Lasciare la giunta è stata una scelta di serietà e coraggio – continua – non facciamo giochetti, questo deve essere chiaro a tutti. Il Pd è un partito complesso che decide collegialmente. So che per tanti può sembrare difficile comprenderlo. Abbiamo celebrato un congresso provinciale, in condizioni difficili. Non ci interessa cosa possano sostenere gli amici di Pagano. Una cosa è certa, il Pd ci sarà sempre, a differenza di altri gruppi”. L’uscita dalla giunta, nella disamina di Siragusa, viene declinata in una prospettiva strettamente politica. “Le questioni di fondo che abbiamo posto sono rimaste irrisolte – ribadisce – il Pd non può mai equivalere ad una lista civica. Sono due prospettive diverse”. L’ex consigliere comunale dem rivendica il ruolo che avrebbe dovuto avere il partito nella giunta del sindaco, ma che in realtà non ha trovato concretizzazione pratica. “Abbiamo sostenuto l’alleanza di Greco perché non potevamo permettere che in città venisse issata la bandiera della Lega – conclude – nel corso dell’ultimo anno, abbiamo posto una serie di questioni. Arrivare ad una cabina di regia unica non mi sembra una proposta oscena. La sintesi finale ci ha condotti ad uscire da maggioranza e giunta”. Entro i prossimi giorni, il neo segretario provinciale Peppe Di Cristina, dopo il confronto con i dem locali, dovrebbe sciogliere la riserva ed individuare chi si occuperà di traghettare il partito fino alla fase dei congressi locali. Siragusa pare possa rimanere in lizza, in città, per prenderne il testimone.
Quindi non siete come le liste civiche? ????? Vi siete camuffati da civici e presentati con le ruote scoppi e lista incompleta e senza numero di porta e ora proprio Lei sig. Siracusa , che per due mandati è stato eletto con liste civiche , detta la saggezza,?
Credo fermamente che siete alla frutta e non avete nemmeno ritegno e moralità.
Avete abbandonato la Giunta come Schettino e ora la vostra nave è alla deriva. Amen
Ci avete pensato dopo un anno e non avete lasciato un buon segnale, come al solito siete abituati a governare da soli e questa volta dopo tutto quello che non avete sapere gestite la questione rifiuti, vi siete messi da parte e lasciato il settore perché, solo nel passato con le assunzioni dei vs. Assessori al ramo vi siete fatte le campagne elettorali e adesso avete scelto di sposare più il progetto Gela.