Gela. Alcune prescrizioni esecutive del piano regolatore generale risalgono addirittura a quattordici anni fa. Palazzo di Città però non le ha mai adottate. Dopo la chiusura dell’iter, quasi infinito, del prg, risalente al 2017, si riapre una corsa contro il tempo, per evitare il commissariamento. Sono in totale sei le prescrizioni esecutive che devono essere adattate a quanto previsto nel nuovo piano. La scorsa settimana, la giunta ha dato il via libera all’accordo con la società palermitana Ecoplann srl, intanto subentrata nell’iniziale incarico, datato 1993, assegnato all’architetto Leonardo Urbani. Un totale di 136 mila euro per il progetto che consentirà di adeguare le prescrizioni e fornire i dati del nuovo prg al Sistema informativo territoriale del Comune. Le prescrizioni che necessitano di aggiornamenti riguardano la zona Centralità-Tucidide, quella residenziale di contrada Gattano, contrada Catania, contrada Margi, la zona D2 degli insediamenti produttivi e l’area Attrezzature e Centralità urbane. I professionisti palermitani hanno accettato di intervenire in prosecuzione dell’iniziale incarico, con la copertura economica del 20 per cento dell’onorario iniziale.
La giunta ha approvato la proposta arrivata dal settore urbanistica e firmata dall’assessore Giuseppe Licata. Dopo decenni, bisognerà nuovamente mettere mano alle casse del municipio per tentare di concludere procedure fondamentali, da un punto di vista normativo e urbanistico. Dalla Regione attendono che anche le prescrizioni esecutive vengano adottate, altrimenti bisognerà nominare un commissario.
