Gela. A Palazzo di Città si punta sulla repressione, per tentare di arginare l’abbandono dei rifiuti. In pochi mesi, 170 sanzioni, per un totale di circa 90 mila euro incassati. I trasgressori non hanno un’identità sociale unica. “Ci sono tutte le classi sociali”, dice il comandante della polizia municipale Giuseppe Montana. I suoi uomini si sono occupati dei controlli nei punti più sensibili, anche attraverso il sistema mobile di videosorveglianza. “Rimaniamo basiti – aggiunge – manca una vera formazione culturale. Spesso, poi, chi conferisce violando le regole si lamenta dell’entità delle sanzioni”. Seicento euro per chi sbaglia, è questa l’entità delle multe.
“Voglio ancora scusarmi con la città. So che è sporca e stiamo lavorando per migliorare la situazione – ha spiegato il sindaco Lucio Greco – acqua e rifiuti sono note dolenti. Lo sappiamo. Sono inseriti in sistemi molto complessi”. Nell’ultimo periodo, un gruppo di dipendenti comunali sta effettuando controlli, anche se non può sanzionare i trasgressori.