Gela. L’amministratore della “Impianti Srr” Giovanna Picone aveva già preannunciato che il sistema di trattamento meccanico biologico di Timpazzo avrebbe potuto ricevere conferimenti anche da altre aree dell’isola, dove mancano strutture pubbliche per lo smaltimento di rifiuti indifferenziati. In una situazione di emergenza, l’ennesima, gli uffici della Regione, attraverso il dipartimento acqua e rifiuti, hanno autorizzato quattordici Comuni della provincia di Catania a conferire nel Tmb di Timpazzo. Un totale di poco più di 38 tonnellate al giorno. Al momento, il sistema locale è uno dei pochi che sull’isola può assicurare piena efficienza nello smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Dopo le valutazioni condotte dai tecnici palermitani, sono stati individuati, oltre al Tmb di Timpazzo, anche gli impianti di Catania e Alcamo. Sono decine i Comuni dell’isola, adesso autorizzati a conferire nelle tre strutture. Si tratta di enti che rientrano nelle Srr Agrigento Provincia est, Catania area metropolitana, Catania Provincia Sud, Catania Provincia Nord, Isole Eolie, Messina area metropolitana, Messina provincia e Siracusa provincia. Sul provvedimento rilasciato dalla Regione c’è la firma del nuovo dirigente generale Calogero Foti.
Sia i vertici della “Impianti Srr” che quelli della Srr4 attendono la consegna della nuova vasca della discarica Timpazzo, che andrebbe a completare il cerchio della filiera locale dei rifiuti, in attesa di un sistema di compostaggio che possa gestire l’intera portata dei conferimenti che arrivano dai Comuni dell’ambito. Il provvedimento della Regione consentirà comunque di usare il Tmb per tutti gli enti del territorio già autorizzati, oltre a Piazza Armerina.
