Gela. Il Pd esce dalla giunta e dalla maggioranza del sindaco Lucio Greco. Il “divorzio” è stato ufficializzato al termine dell’ennesimo incontro in municipio. Nel tardo pomeriggio di oggi, l’avvocato ha voluto nuovamente incontrare il segretario cittadino Peppe Di Cristina e l’assessore Grazia Robilatte. Non ci sono stati però spazi di manovra. I dem non parteciperanno alle riunioni indette da Greco, nel tentativo di rilanciare la sua azione amministrativa. “Non siamo tutti uguali. In politica quello che si dice si fa – spiega il segretario dem – questa crisi ha delle caratteristiche precise, le ribadiremo nelle prossime ore. A noi delle poltrone non interessa, il tema è Gela. Abbiamo fatto una serie di proposte per provare a correggere quello che non ci convince, non abbiamo avuto le risposte che ci aspettavamo e per questo non parteciperemo alla riunione di maggioranza di martedì, maggioranza di cui non facciamo più parte”. L’esperimento “arcobaleno” per i dem finisce, mentre sabato Di Cristina si presenterà al partito provinciale per prenderne le chiavi e guidarlo come segretario dell’intero territorio. Davanti alla platea democratica potrà esibire la scelta di aver rotto politicamente con una giunta, più di centrodestra che di centrosinistra, non avendo ottenuto le risposte che attendeva da Greco. Ora, nel mazzo di carte del sindaco rimangono due partiti, Forza Italia e l’Udc e una vasta area civica che però ha più volte espresso malumori, anche piuttosto pesanti, sull’attuale condotta amministrativa.
L’assessore Robilatte ha presentato le dimissioni e non è più componente della giunta. Lascia settori strategici come ambiente e rifiuti, in una fase molto delicata. Da poco, aveva ottenuto il via libera al progetto del Centro comunale di raccolta, avviando anche le fasi preliminari per la progettazione di un impianto comunale di compostaggio. La gara da un anno per il servizio non è stata ancora assegnata e ci sono diverse questioni aperte. Robilatte, nell’ultimo periodo, ha dovuto spartire deleghe con l’assessore Giuseppe Licata, soprattutto sul fronte del decoro urbano. Non sono mancate le aspre considerazioni sul suo operato, recapitatele da “compagni” d’alleanza. Sono stati sintomi di un matrimonio politico che stava progressivamente svanendo. “Ringrazio a nome di tutto il Partito Democratico Grazia Robilatte che ha rassegnato le sue dimissioni. La ringrazio per la serietà, la sensibilità, l’onestà e il senso di appartenenza alle istituzioni dimostrati in questi tredici mesi, che sono sempre stati rivolti all’interesse esclusivo della città. Oggi finisce l’esperienza politica più difficile e bella della mia vita, la segreteria del partito cittadino. Una sfida difficile che non so se abbiamo vinto – conclude – ma so per certo che abbiamo sempre fatto quello che abbiamo detto e che lo abbiamo fatto sempre nell’interesse esclusivo dei gelesi”. Con questa scelta forte, che pare non ammettere viaggi di ritorno, Di Cristina potrebbe aver fatto ricredere anche l’area critica interna al partito cittadino, scettica dopo tante settimane di attesa e di “crisi” irrisolta. I dem hanno dato l’addio a Greco e in maggioranza gli equilibri potrebbero essere profondamente rivisti.
“In politica tutto quello che si dice sì fa’” peccato che per il ricorso al Tar
di Palermo per il definanziamento
dei 33 milioni, il partito uniti siamo gelesi abbia fatto una bella frenata
un partito che ormai non esiste più
appena 2000 voti alle ultime elezioni
Il. P&D. Ovvero i speziali e i Gagliani
Ora si ora no…..
Finalmente questa zavorra è stata tolta. Adesso buon lavoro al sindaco e dimostri che senza i residui del PD si può lavorare.