Gela. Per i diciotto ex lavoratori Tekra, i cui contratti non sono stati rinnovati, si preannunciano altre settimane di mobilitazione. Dopo i sit-in organizzati davanti a Palazzo di Città, questa mattina una delegazione di operai e i rappresentanti sindacali Usb sono stati ricevuti in prefettura, a Caltanissetta. Il prefetto ha chiesto tempo e ha intenzione di convocare anche le altre sigle. “Abbiamo chiesto – spiegano rappresentanti sindacali e la Rsa Usb Luigi Vullo – di pensare concretamente alla sorte di questi diciotto padri di famiglia. Tutte le sigle sindacali, senza distinzioni, dovrebbero unirsi, a tutela degli operai e delle loro famiglie. Non possiamo abbandonarli. Riteniamo che un’intesa si possa raggiungere, in poco tempo”. Per il sindacato, come più volte spiegato dal segretario provinciale Luca Faraci, vanno ristabiliti i numeri del capitolato d’appalto, anche nell’ottica dei servizi che dovranno partire. Allo stesso tempo, l’Usb ha sempre battuto la strada della definizione di un bacino di disponibilità, nel quale far confluire i lavoratori attualmente non in organico. La ritengono l’unica soluzione che possa poi aprire agli operai l’eventuale chiamata, anche con l’avvento di una nuova azienda.
La gara per il servizio non è stata ancora affidata e i vertici di Tekra, società campana che continua a gestire le attività, non ritengono praticabile, a queste condizioni, nessuna ipotesi di riassorbimento dei lavoratori, che anche questa mattina hanno esposto cartelli davanti alla prefettura nissena.