Gela. L’ultimo capitolo, probabilmente, lo concluderanno entro domattina. I dem non hanno ancora deciso se lasciare definitivamente la giunta del sindaco Lucio Greco. Nel tardo pomeriggio di oggi c’è stato l’incontro con l’avvocato, che ieri ha annunciato l’avvio di consultazioni con tutti gli alleati. I dem però hanno aperto per primi la “crisi”, presentando le loro condizioni. Pare che il sindaco si sia dimostrato piuttosto disponibile, almeno sulla convocazione di una riunione di maggioranza, tema da lui stesso anticipato spiegando di voler rilanciare l’azione della sua amministrazione. La delegazione democratica ha lasciato Palazzo di Città con una sorta di “le faremo sapere”. Niente di definito, mentre i contatti tra gli esponenti del partito stanno proseguendo anche in queste ore. C’erano il segretario cittadino Peppe Di Cristina e i consiglieri comunali Alessandra Ascia e Gaetano Orlando. L’assessore Grazia Robilatte, da settimane ha le dimissioni in mano, fino ad ora gestite dal partito, in attesa di riscontri dal sindaco. Nonostante la mano parzialmente tesa da Greco, i dem sembrano ancora piuttosto perplessi. I tempi di un’eventuale nuova fase amministrativa non saranno così immediati e il sindaco non ha comunque intenzione di lasciare carta bianca a Di Cristina e ai suoi. Se il rapporto non dovesse più proseguire, domani l’assessore Robilatte presenterà le dimissioni al segretario generale, rompendo gli indugi. Almeno, così pare.
In questi giorni, non sono mancati approcci piuttosto differenti in casa democratica, tra “colombe” pronte a rimanere nella giunta “arcobaleno” e dirigenti che danno ormai per conclusa l’esperienza iniziata con le amministrative dello scorso anno. La notte porta consiglio, anche se la “crisi” sta assumendo tratti ormai poco gestibili. Se divorzio dovrà essere, sarà meglio ufficializzarlo da subito. In questo caso, si rafforzerebbe il fronte dei fedelissimi dell’avvocato, che hanno già dato da tempo il benservito al Pd.
