World Rainforest Day, Gran Cereale ripristina 6 boschi italiani

 
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ROMA (ITALPRESS) – Ripristino, protezione e salvaguardia di 6 aree boschive italiane che soffrono di problematiche legate a calamità naturali, vegetazione infestante, incendi e dissesto idrogeologico. E’ il progetto “Boschi di Gran Cereale” che coinvolge un totale di 13 ettari di terreno e messa a dimora di circa 3.200 tra piante e arbusti: aumento biodiversità, ripopolamento naturale, stabilizzazione del suolo, riduzione rischio propagazione incendi sono solo alcuni dei benefici principali di questo progetto.In occasione del World Rainforest Day, dedicato al tema della riforestazione, Gran Cereale racconta i risultati ottenuti nell’ambito della campagna nazionale “Mosaico Verde” promossa da Legambiente per la tutela di 6 boschi italiani, alla quale ha aderito con il progetto “Boschi di Gran Cereale”.Un’iniziativa in linea con la mission “Buono per Te, Buono per il Pianeta” del Gruppo Barilla, di cui Gran Cereale fa parte. Le aree individuate nell’ambito dell’iniziativa “Boschi di Gran Cereale” soffrono di problematiche ambientali che ne determinano l’impoverimento del bosco e sono dislocate da Nord a Sud. Tra queste vi è la Val di Sella in Trentino Alto – Adige, il Parco Regionale di Portofino in Liguria, il Parco Nazionale Foreste Casentinesi in Toscana, il Parco Regionale Valle del Treja nel Lazio, il Parco Nazionale del Gargano in Puglia e il Parco Nazionale del Pollino in Basilicata.”I boschi svolgono una funzione primaria per la nostra vita e per il Pianeta. Qualsiasi intervento che viene fatto, anche il più piccolo, è utile per contribuire alla salvaguardia della biodiversità”, afferma Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette e biodiversità di Legambiente. “I boschi delle aree ripristinate e rimboschite grazie al contributo di Gran Cereale rispondono alle esigenze di tutelare meglio territori ad elevata naturalità del nostro Paese e sono in linea con le strategie conservazione della biodiversità forestale a scala globale”, aggiunge.”Le foreste sono il motore della vita del pianeta. La vita esiste perchè esistono le piante che la sostengono”, afferma Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, professore all’Università di Firenze e direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV). “Il nostro futuro come specie umana è legato alla possibilità che riusciamo a proteggere quanto più possibile ogni ecosistema forestale”, aggiunge.Gran Cereale dal 2018 ha ridotto e compensato le emissioni di CO2 della propria filiera produttiva, grazie al sostegno di un progetto internazionale certificato di salvaguardia forestale presso l’isola amazzonica di Marajo, in Brasile.”La mission “Buono per Te, Buono per il Pianeta” di Barilla si traduce nell’Impegno Integrale di Gran Cereale”, spiega Emanuele Marra, Marketing Manager di Gran Cereale. “Un programma di iniziative che mira al miglioramento continuo dei nostri prodotti, ricette realizzate con farina integrale 100% da agricoltura sostenibile, senza olio di palma, grassi idrogenati e additivi conservanti – aggiunge -. Un impegno concreto anche verso l’ambiente: Gran Cereale infatti utilizza solo packaging riciclabile e dal 2018 ha ridotto e compensato le emissioni di CO2 della propria filiera produttiva e ha attivato il progetto “Boschi di Gran Cereale” che tutela e salvaguarda 6 aree boschive in Italia”.(ITALPRESS).