Gela. Le intercettazioni telefoniche non possono essere utilizzate. Parzialmente annullata l’ordinanza di custodia cautelare di Mirko Russello, il giovane che, lo scorso 17 maggio, avrebbe cercato di colpire per due volte con un’arma un giovane rivale in amore lungo le strade del quartiere di Settefarine.
Il tribunale della Libertà, presieduto da Mario Amato, ha ritenuto fondato il ricorso dell’avvocato Flavio Sinatra, che ha contestato il metodo utilizzato per le conversazioni telefoniche. Due gli episodi contestati: per la prima sparatoria in contrada Casteluccio non potrà essere utilizzata l’intercettazione in cui la vittima parla con un’altra persona in auto e accusa Russello.
Nella sparatoria in via Cezanne invece oltre all’intercettazione c’è anche la testimonianza di uno dei due imbianchini feriti. Russello dunque resta in carcere per questo secondo aspetto ma nel processo le intercettazioni saranno inutilizzabili.