Gela. Nei rapporti tra il Comune e l’Ato Cl2 in liquidazione, attuale gestore sia della discarica Timpazzo che dell’impianto di compostaggio di Brucazzi, ballano cifre pesantissime. Nel corso del tempo, Palazzo di Città ha messo insieme debiti che superano abbondantemente i 16 milioni di euro. Somme per le quali non si è mai arrivati ad un accordo ed è attualmente pendente una causa, davanti ai giudici del tribunale delle imprese di Palermo. L’ultima azione per il recupero dei crediti, autorizzata dall’attuale commissario Ato Giuseppe Panebianco, tocca quota 662 mila euro. Un ulteriore debito accumulato dal municipio per conferimenti, nell’ultimo triennio, negli impianti di Timpazzo e in quello di Brucazzi. All’Ato, dopo il passaggio di gestione dell’impianto Tmb ora affidato alla “Impianti Srr”, si attende il cambio di guardia. Il commissario Panebianco ha accettato l’incarico di amministratore delegato della “Catanzaro Costruzioni”, l’azienda privata proprietaria della discarica di Siculiana. L’avvocato dovrebbe dimettersi, per incompatibilità, dopo l’approvazione del bilancio. Intanto, nonostante rapporti istituzionali tutt’altro che idilliaci, l’amministrazione comunale ha autorizzato il rinnovo delle convenzioni, che consentiranno al municipio di conferire sia a Timpazzo che a Brucazzi. Per i rifiuti organici e biodegradabili destinati al compostaggio, la convenzione fissa una durata, con scadenza al 30 novembre 2021. La tariffa è di 85 euro per tonnellata sui rifiuti biodegradabili di cucine e mense e di 30 euro per tonnellata per gli scarti di potatura e sfalci. La spesa complessiva del Comune si aggira intorno ai 380 mila euro.
Per i conferimenti nella piattaforma di Timpazzo, invece, si prevede una tariffa da 99,44 euro per tonnellata sui rifiuti che verranno trattati anche attraverso il Tmb. Per i Comuni che non fanno parte della Srr4 la tariffa aumenta a 140 euro. I sovvalli che arrivano dagli impianti di compostaggio vengono smaltiti a 90 euro per tonnellata. L’abbattimento dei costi complessivi è stata la ragione principale che ha indotto l’amministrazione comunale ad autorizzare l’avvio delle procedure per arrivare alla realizzazione di un proprio impianto di compostaggio. E’ già stato affidato l’incarico per lo studio di fattibilità.