Gela. “Beghe politiche”, all’interno della maggioranza, hanno fatto passare in secondo piano interessi principali della città. Ne è convinta la grillina Virginia Farruggia, che dopo quanto accaduto durante la seduta di question time di martedì sera, ritiene che le difficoltà del gruppo politico del sindaco siano ormai evidenti. “Le beghe interne alla politica locale multicolor hanno preso il sopravvento sui temi sostanziali per la città, come il rilancio dell’edilizia e del decoro urbano grazie ad un provvedimento del governo, l’ecobonus, che a breve sarà legge e potrebbe dare respiro all’economia cittadina – dice – piuttosto che votare una mozione utile nel breve tempo e che avrebbe potuto dare un segnale di ottimismo alla città e una possibilità ulteriore ad un Comune in cui la macchina amministrativa è del tutto bloccata per gravi carenze organizzative prima ancora che di organico, i consiglieri di maggioranza hanno preferito far cadere il numero legale e rinviare la mozione di un mese, come se la città avesse ancora tempo da perdere o occasioni da lasciarsi scappare. Si è deciso di punire una parte politica della super coalizione piuttosto che decidere di attivare un ufficio ad hoc per velocizzare le pratiche che arriveranno presto in Comune”. La grillina si riferisce al fatto che sia mancato il numero legale quando si è trattato di votare il suo emendamento e la mozione proposta da Pd e “Libera-mente”. “La maggioranza ha ritenuto molto più importante votare una mozione per agevolare le ristrutturazioni dei privati in centro storico, sgravandoli da oneri di costruzione, piuttosto che pensare a tutto il comparto edile votando una mozione sull’incentivo del 110 per cento su tutti gli immobili presenti nel tessuto urbano – continua – ha preferito votare una mozione sullo spostamento della ferrovia per realizzare un ulteriore asse stradale, nonostante sia in previsione a breve termine la realizzazione della circonvallazione, piuttosto che dimostrare di avere una visione programmatica dello sviluppo urbano della città e dello sviluppo della mobilità che contro ogni volontà si sta imponendo di giorno in giorno davanti ai nostri occhi. Il Movimento cinquestelle ha presentato ben tre emendamenti, dimostrando veramente che il buon senso possa andare al di sopra dell’appartenenza”.
Emendamenti che non sono passati. “Sull’abbattimento degli oneri di costruzione ho chiesto di ampliarlo a tutti gli immobili del tessuto urbano, legando il provvedimento ad un piano di rilancio della città intera, incentivando i cittadini a generare lavoro attraverso lo sgravio per tutti gli immobili per cui avrebbero chiesto un cambio di destinazione d’uso da residenziale a commerciale o turistico e ricettiva. Sulla linea ferrata abbiamo chiesto di vincolarne lo spostamento alla realizzazione di un percorso ciclopedonale che avrebbe permesso l’attraversamento trasversale delle auto ma avrebbe anche garantito un percorso da Est ad Ovest in sicurezza per i sempre più numerosi ciclisti che si impongono nelle strade e per i pedoni – conclude – infine avevamo voluto arricchire la mozione sull’ecobonus chiedendo attraverso un emendamento un ufficio che si occupasse anche di istruire le pratiche, oltre a dare larga diffusione del provvedimento, e si occupasse di riesumare il piano colore di cui il Comune si è dotato anni fa ma che non è mai entrato in vigore. Questa maggioranza in consiglio comunale ha ancora una volta dimostrato di non avere una visione univoca dello sviluppo della città”. Troppi individualismi politici, secondo il consigliere, hanno pesato sul raggiungimento di obiettivi amministrativi, ancora difficile da concretizzare.