Gela. L’amministrazione comunale percepirà meno delle metà delle somme previste per il servizio di sosta a pagamento all’interno del perimetro urbano. Di contro, grazie alle contravvenzioni elevate agli automobilisti che usano incautamente gli spazi delimitati dalle strisce blu, ogni sei mesi il Comune incassa 90 mila euro.
In verità, solo il 30 per cento dei cittadini paga le multe. Il recupero di circa 25 mila euro avviene a rilento e solo ricorrendo all’ufficio riscossione tributi. Benefici anche per la società Blu Line, retta da Rocco D’Assenza, consapevole che non dovrà corrispondere al Comune i 58 mila euro previsti dal contratto di gestione del servizio semestrale. Potrà fare leva sul mancato utilizzo dei due parcheggi multipiano e di ulteriori sconti di 10 mila euro per i lavori di manutenzione che impediscono di usufruire di tutti i 600 stalli delimitati dalle strisce blu. Complessivamente la società Blu Line, che ha ottenuto una proroga di altri sei mesi della gestione del servizio di sosta a pagamento per la mancata pubblicazione dell’atteso bando di gara, pagherà meno di un quarto della retta prefissata. L’indice accusatorio è puntato contro la mancata disponibilità dei 600 posti auto dei due parcheggi multipiano, costati diversi milioni di euro ma non completamente agibili. Con esattezza, sono 327 i posti inutilizzati del parcheggio Caposoprano, non ancora inaugurato ma devastato da diverse incursioni vandaliche. Tutt’altra storia per il parcheggio multipiano Arena, dove è possibile utilizzare la sola terrazza e non i 243 posti disponibili a regime. Anche in questa circostanza non si comprendono le ragioni del mancato utilizzo degli altri due piani. La società di D’Assenza garantisce inoltre un giro d’affari al Comune di circa 90 mila euro ogni sei mesi, legato ai proventi delle multe. I parcometri collocati in città sono complessivamente trentadue, dieci invece gli operatori assunti dalla Blu Line chiamati a vigilare sul corretto utilizzo degli stalli delimitati dalle strisce blu. Vengono sanzionati mediamente 26 automobilisti al giorno. “Le cause principali sono da ricercare nella mancata esposizione del tagliando – spiega Rocco D’Assenza – anche se non mancano gli automobilisti che espongono i tagliandi scaduti. In questo caso la contravvenzione è pari a euro 17,5 ma se pagata entro 5 giorni dalla contestazione l’importo subisce una riduzione del 30 per cento. A causa dei lavori di manutenzione non possiamo utilizzare molti stalli del centro storico – aggiunge l’amministratore della Blu Line – anche se abbiamo calcolato al comune un rimborso pari a 9 mila e 700 euro. Al di la dei conteggi il servizio prosegue senza particolari disagi. Gli automobilisti cominciano ad abituarsi all’utilizzo degli spazi a pagamento”.