Gela. Il sospetto è che possa trattarsi di un altro atto intimidatorio ai danni della Roma Costruzioni. L’azienda guidata dall’imprenditore Giuseppe Romano ha dovuto registrare l’incendio all’isola ecologica Torre dell’Acqua, a Noto. Il gruppo gelese gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel centro siracusano. Negli scorsi anni, i clan locali avrebbero voluto imporre assunzioni di favore. L’imprenditore, che subì anche l’incendio di un autocompattatore, denunciò facendo scattare arresti e procedimenti giudiziari. Ieri, invece, l’incendio dell’isola ecologica. Dall’azienda parlano di “un atto che lascia perplessi”. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le cause, per verificare se possa trattarsi di un rogo doloso.
“L’isola ecologica – ricorda la Roma Costruzioni srl – è un servizio messo a disposizione della cittadinanza, distruggerla e renderla inagibile mortifica l’intera comunità. Noi continueremo a operare come sempre, onestamente e con scrupolosa attenzione, nel rispetto della legalità che guida la nostra attività. Il tutto nell’assoluto interesse del territorio”. Nel sito di contrada Torre dell’Acqua vengono conferiti plastica, carta, cartone, vetro e umido, quindi non materiali infiammabili, aspetto che fa propendere per un’azione dolosa.