Gela. Quasi cinque milioni di euro per una specie di piano Marshall della viabilità cittadina. Ammonta a tanto il progetto complessivo definito dall’ufficio tecnico comunale e che l’amministrazione, almeno potenzialmente, ha intenzione di coprire con i soldi delle compensazioni minerarie, quelle che Eni versa alla Regione. I dati fondamentali, in attesa che il progetto divenga esecutivo, sono stati messi sulla scrivania del sindaco e dei suoi assessori. Si prevedono lavori di miglioramento e adeguamento del manto stradale e delle arterie viarie cittadine, per un totale complessivo di 4.989.613,86 euro. E’ arrivata l’approvazione della giunta. Più nello specifico, si tratta di lavori nei quadranti fondamentali del perimetro urbano. Via Venezia, il lungomare Federico II di Svevia, via Crispi e via Verga, via Butera e ancora i quartieri Baracche e Carrubbazza. Le somme maggiori, in base a quanto indicato dal progettista, il dirigente Grazia Cosentino, e dal rup Mario Cernigliaro, si concentrerebbero sui lavori di via Venezia (per 1.189.177,83 euro). Il sindaco Lucio Greco e la sua giunta hanno autorizzato il quadro tecnico economico e nel provvedimento fanno espresso richiamo all’uso delle compensazioni minerarie per coprire costi, altrimenti poco sostenibili soprattutto nella fase post-lockdown. “Per il reperimento delle somme necessarie si provvederà ad inoltrare formale richiesta alla Regione siciliana – si legge nella delibera di giunta – da fare valere sulle somme dei contributi di concessione di coltivazione idrocarburi di cui alla legge regionale 3 luglio 2000 n.14”.
Con lavori di questo tipo, sempre che divenissero cantieri veri e propri, l’amministrazione punterebbe a migliorare le condizioni del manto stradale e delle infrastrutture cittadine, tentando di limitare il numero di incidenti e danni che periodicamente pesano sulle casse del municipio, anche in termini di risarcimenti dovuti agli utenti vittime di sinistri, anche piuttosto gravi. Con i cantieri del “Patto per il Sud” ancora non partiti, ad eccezione di una sola procedura, e in attesa dei progetti di “Agenda Urbana”, Greco e i suoi sembrano intenzionati a sfatare una certa stasi, tentando di trarre sostentamento da quanto potrebbe arrivare dalla Regione, con i soldi delle compensazioni già tirati in ballo anche per altri progetti piuttosto ambiziosi, a cominciare dalla realizzazione dell’impianto comunale di compostaggio dei rifiuti.
Si comincia a pensare positivi per la città’ ridotta ad una grande periferia di terzo mondo. Bisogna iniziare dalle strade e dai marciapiedi dei quartieri ghetto come appare carrubazza, s.ippolito a seguire baracche è così via. Gela sta diventando di questo passo una grande baraccopoli, indi che ben venga questo piano ideato dal sindaco.