Gela. Centinaia di reperti donati al museo regionale di Molino a Vento. La scrittrice Silvana Grasso, in esecuzione di un lascito testamentario del marito, ha consegnato pezzi anche molto importanti. Lo ha fatto questa mattina, mentre negli ultimi giorni in città non sono mancate polemiche sulla consulta per la cultura (della quale dovrebbe fare parte proprio la scrittrice), ma che ad oggi non ha mai avviato le attività previste. Nella donazione, ci sono monete provenienti da zecche siceliote, risalenti almeno al V secolo a.C., un’anfora da trasporto ellenistica, un cratere laconico e due amuleti con volto di Gorgone. Un segnale, nell’attesa che il patrimonio artistico della città venga veramente sfruttato per come dovrebbe.
La consegna è avvenuta alla presenza della soprintendente provinciale Daniela Vullo. Anche il neo assessore regionale leghista Alberto Samonà ha sostenuto l’iniziativa. “Donare i propri beni alla collettività – ha detto – è un atto di grande generosità e di amore per la propria terra. Passare dalla dimensione dell’Io a quella del Noi offre l’opportunità di sperimentare in concreto il senso di appartenenza a una comunità”.
Bravissima. Del resto da una persona sensibile come la prof. si ci aspettava proprio questo.