Ombre “inquietanti” su Comune, Avanti Gela: “Greco in aula con commissione antimafia”

 
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Per Scerra e Pellegrino serve anche la presenza della Commissione regionale antimafia

Gela. “Segnali inquietanti” e “personaggi compromessi in vicende di mafia che stanno cercando di occupare posti di un certo livello”. Le parole del sindaco Lucio Greco, pronunciate nel corso di un incontro organizzato mercoledì dall’associazione antiracket “Gaetano Giordano” e dalla Fai, sono passate quasi sotto silenzio tra le fila della sua maggioranza. Nessuno, fino ad ora, ha chiesto verifiche o un confronto sul tema con il primo cittadino. L’avvocato, con quelle parole, ha però lanciato un monito granitico, non escludendo che alcuni attacchi rivolti a lui e alla sua amministrazione possano “muoversi in questa logica”. Sono i consiglieri comunali di “Avanti Gela” Salvatore Scerra e Gabriele Pellegrino a rompere il ghiaccio istituzionale. Si dicono pronti a collaborare per impedire qualsiasi intromissione criminale che possa influenzare la gestione amministrativa a Palazzo di Città. Sono convinti che Greco debba spiegare in aula consiliare, dando maggiori particolari rispetto alle sue affermazioni. “Le ultime dichiarazioni del sindaco non possono passare sottotraccia. Stupisce il silenzio dei partiti tradizionali e della sua giunta – dicono – noi come movimento politico di centrodestra siamo consapevoli della grave situazione che si potrebbe creare, ma in questo momento siamo impreparati. Non conosciamo le vicende e i fatti che ci possono mettere nelle condizioni di aiutare il sindaco. Ricordiamo che lo scorso anno il procuratore capo Fernando Asaro aveva lanciato l’allarme con dichiarazioni nette e precise, parlando di “Comune ancora permeabile all’illegalità”. Noi siamo a disposizione per qualsiasi forma di collaborazione e per intraprendere azioni importanti e concrete, ma vogliamo essere messi nelle condizioni di farlo”. Dal gruppo di “Avanti Gela” arriva una richiesta che non si limita solo alla convocazione di una seduta straordinaria dell’assise civica. “Serve che il sindaco riferisca in aula – dicono – ma alla presenza della Commissione regionale antimafia”. In questa fase, sono tanti gli investimenti potenziali che potrebbero sbloccare cantieri e lavori e un monitoraggio più stringente viene ritenuto essenziale.

“Gli investimenti del “Patto per il Sud”, di “Agenda Urbana”, sull’illuminazione pubblica, il porto e la gara per il servizio rifiuti, potrebbero essere fattori di forte interesse. Pensiamo che nel frattempo il primo cittadino abbia già avuto modo di informare gli organi preposti. Noi continueremo a vigilare, facendo la nostra parte come ogni giorno abbiamo sempre fatto per il rispetto della legalità e della buona amministrazione, consapevoli che nel raccogliere il messaggio di allarme del sindaco serva, da oggi in poi – concludono – un più capillare controllo sugli atti dell’amministrazione e una più energica forma di collaborazione con gli organi inquirenti. Solo così si può scoraggiare qualunque forma di condizionamento esterno, a maggior ragione davanti ad atti di dubbio contenuto, che non esiteremo a denunciare”. Intorno a Palazzo di Città potrebbero ancora muoversi ombre di un passato, solo in apparenza remoto.

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