Gela. Quello della consulta della cultura non è un progetto fallito o finito subito nella solita soffitta politica. Il presidente della quinta commissione consiliare Rosario Trainito e l’assessore Cristian Malluzzo rispondono a quanto sostenuto dall’artista Giovanni Iudice, che ormai tempo addietro era stato scelto come riferimento della consulta, insieme alla scrittrice Silvana Grasso e al pianista Alberto Ferro. Da allora, però, non c’è stato più alcun sviluppo e la consulta non ha mai iniziato a lavorare. “Io non capisco perché si siano spesi i nostri nomi, senza alcun risultato. Se non c’era la volontà di darci spazio, peraltro gratuitamente, si poteva tranquillamente evitare di utilizzare i nostri nomi. Facciamo paura a qualcuno? – ha detto Iudice – purtroppo, anche il sindaco non ha compreso la vocazione di questo territorio. Dare spazio alla cultura è fondamentale dopo decenni di industrializzazione”. Secondo Trainito e Malluzzo, i ritardi sono da collegare al blocco amministrativo causato dall’emergenza Covid. “Erano stati individuati tre nomi, come padrini e madrina di questa consulta – dicono – ma subito dopo l’individuazione delle figure il bando prevede un incontro tra associazioni e dirigenti scolastici, che di comune accordo sceglieranno le otto associazioni che faranno parte della consulta. Successivamente, è prevista la notifica della nomina dei tre componenti d’onore. Il tutto non è ancora avvenuto a causa del blocco generato dalla pandemia che non ci ha permesso di creare assembramenti e quindi incontri. Anche i lavori del consiglio comunale e delle commissioni hanno avuto un lungo stop. La macchina amministrativa si è fermata. La commissione e l’assessore, nel mese di marzo, hanno predisposto il congelamento del bando”. Iudice ha manifestato pubblicamente il suo disappunto, non tanto per contestare l’operato dei componenti della commissione o dell’assessore, ma principalmente per ribadire come la politica locale tenda a sottovalutare le risorse culturali di un territorio che rimane indietro in tutto.
Trainito e Malluzzo non hanno gradito le osservazioni dell’artista. “Il bando a breve verrà ripreso anche in vista della stagione estiva, così da permettere alla consulta di partecipare come organo consultivo, valutando le manifestazioni e le iniziative future da intraprendere. Il signor Iudice – concludono – farebbe bene ad evitare polemiche. Sia collaborativo. Lo scopo ultimo da perseguire deve essere uguale per tutti, ovvero il riscatto del nostro patrimonio culturale e artistico”.